Enciclopedia

maronìta, agg., sm. e sf. Membro della comunità cattolica di rito siro-antiocheno, principalmente presente in Libano. Comunità cristiana che mantiene il rito orientale e la lingua liturgica del paese, ma riconosce il primato di giurisdizione del papa e forma una comunità ecclesiale con la chiesa cattolica romana. Ebbe origine dal monastero costruito sulla tomba di San Marone e dal 742 ebbe la sede patriarcale di Antiochia. Verso il IX-X sec., in seguito all'occupazione araba delle pianure siriane, la maggior parte dei monaci e la comunità dei fedeli si rifugiarono in gran parte nel Libano e anche nell'isola di Cipro. Dopo essere stati decimati dagli abbasidi, accolsero i crociati (XI sec.) che latinizzarono i loro riti. Dal 1291 al 1561, durante la dominazione dei mamelucchi, le relazioni con la Santa Sede si diradarono notevolmente. Sotto l'occupazione del Libano da parte dei turchi, la comunità maronita ebbe comunque il rispetto della propria autonomia civile e religiosa. Nel 1860 i maroniti furono vittima di rappresaglie da parte dei drusi, ma l'anno successivo, grazie all'intervento delle potenze europee, fu creato nel Libano un governo autonomo cristiano dipendente direttamente dal sultano. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)