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mètrica, sf. (pl.-che) Complesso delle regole che guidano l'espressione in versi e la composizione delle strofe. Nella poesia occidentale si distingue la metrica quantitativa, nella quale è la durata delle sillabe e l'alternanza di sillabe lunghe e brevi a determinare il ritmo, dalla metrica accentuativa, nella quale è il numero delle sillabe e la disposizione delle sillabe toniche a determinare il ritmo. Ogni poesia è espressa in versi costituiti ognuno da un certo numero di sillabe. Per contare le sillabe di un verso si possono impiegare queste semplici regole: a) se una parola termina per vocale e la seguente inizia per vocale (o per h) si ha la fusione delle due sillabe (elisione) che contano perciò per una sola. Se la fusione non si verifica (di solito se la vocale della prima parola è accentata) si ha lo iato; b) i dittonghi (due vocali consecutive su cui non cade l'accento tonico) e i trittonghi (tre vocali consecutive su cui non cade l'accento tonico) di solito contano come una sillaba, a meno che non sia specificatamente indicato con la dieresi su una delle due vocali; c) il fenomeno opposto per cui due vocali consecutive che non costituiscono un dittongo si contano come una sillaba sola si dice sineresi; d) la sillaba finale di una parola tronca, le tre sillabe finali delle parole sdrucciole e le quattro finali delle bisdrucciole contano per due. Ogni parola ha una sillaba su cui cade un accento tonico, su cui cade il tono della voce. I versi a seconda del numero delle sillabe e della successione degli accenti assumono una denominazione particolare (bisillabi, ternari, quaternari, quinari, senari, settenari, ottonari, novenari, decasillabi, endecasillabi ecc.). I versi vengono raggruppati in strofe (altrimenti si dicono sciolti), contraddistinte dal tipo di rima (l'uguaglianza delle vocali e delle consonanti a partire dalla sillaba tonica) e dal numero dei versi che le compongono. Si hanno così i distici, le terzine, le quartine, le sestine, le ottave ecc. La rima può essere baciata (se si ha in versi consecutivi), alternata (secondo lo schema ABAB), incatenata (schema ABA, BCB, CDC, DED), incrociata (schema ABBA) ecc. Le strofe poi si uniscono in gruppi tipici denominati metri. I metri più comuni sono il sonetto (due quartine e due terzine), la canzone, la ballata, l'ode, il madrigale ecc. 


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