Enciclopedia

Neróne, Lùcio Domìzio (Anzio 37-Roma 68) Imperatore romano. Figlio di G. Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore. Agrippina fu sposata dall'imperatore Claudio e riuscì a far adottare il figlio Nerone che sposò poi Ottavia, figlia di Claudio. Succedette a Claudio nel 54 e i primi anni di governo furono contraddistinti dall'equilibrio, dovuto anche al controllo di Agrippina e dei consigli di Seneca e del prefetto Afranio Burro. Presto però, con l'appoggio della plebe conquistata dalla sua generosità e munificenza, assunse comportamenti dispotici. Fece uccidere Britannico, figlio di Claudio (55), la madre Agrippina (59), la prima moglie Ottavia e Burro (62) e allontanò Seneca da Roma. Nel 64 Roma fu distrutta da un incendio del quale Nerone accusò i cristiani, dando inizio alla loro persecuzione. Con la fastosa ricostruzione di Roma e la vittoria di G. Domizio Corbulone contro i parti il suo impero raggiunse il massimo splendore. Represse duramente la congiura di G. Calpurnio Pisone (65), nella quale trovarono la morte Seneca e Lucano. La sua ammirazione per la Grecia lo portarono a concederle immunità fiscali, ma dovette poi affrontare la ribellione di Giudea, Africa, Spagna e Gallia e la susseguente ribellione dei pretoriani, guidati da Tigellino. Si fece uccidere dal liberto Epafrodito. 
Nerone 
Tragedia in quattro atti di A. Boito, libretto proprio (Milano, 1924). 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)