Enciclopedia

novèlla, sf. Racconto, generalmente in prosa, di un fatto immaginario o realmente accaduto. La novellistica orientale è antichissima e le più famose raccolte sono il Pañtacantra indiano e le favole milesie greche (II sec. a. C.), andate smarrite. In ambito latino, alcuni caratteri della novella sono riscontrabili nel Satyricon di Petronio e nelle Metamorfosi di Apuleio. Il massimo splendore della novellistica occidentale fu raggiunto però nel XIV sec., con il Decamerone di Boccaccio e con I racconti di Canterbury di Chaucer, quando la novella raggiunse il livello di creazione artistica vera e propria, perdendo l'aspetto di repertorio divulgativo a scopo moraleggiante. Per trovare altri esempi di novelle originali e significative, bisogna attendere il XVII sec. con le novelle picaresche di M. Cervantes Novelle esemplari (1613). Con il romanticismo e la nascita del romanzo, la novella andò sempre più assimilandosi a una forma di romanzo breve, e interessò scrittori come G. de Maupassant, C. Dickens, N. Gogol, A. S. Puskin e G. Verga. Alla fine del XIX sec., la novella, o racconto, diventò mezzo espressivo per affrontare temi specifici e raggiunse spesso altissimi livelli con L. Pirandello, J. Joyce, F. Kafka, J. P. Sartre, E. Hemingway, I. Calvino e D. Buzzati. ~ allegoria, favola. 


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