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Nuòva Caledònia Isola dell'oceano Pacifico sudoccidentale (un Territorio Francese d'Oltremare), poco a nord del Tropico del Capricorno, a circa 1.500 km dalla costa australiana. Ha forma allungata, disposta in direzione nord-ovest/sud-est. La parte settentrionale è montuosa, e culmina nei 1.628 m nel monte Paniè; quella meridionale presenta una serie di massicci che raggiungono l'altezza massima del monte Humboldt (1.610 m). 
Le maggiori risorse sono l'agricoltura (ortaggi, palma da cocco, caffè e mais), l'allevamento, la pesca e soprattutto lo sfruttamento dei giacimenti di nichel (oltre che di ferro, cobalto, rame, manganese, cromo), tra i più ingenti del mondo. 
STORIA Popolata dai kanaki, l'isola viene scoperta nel 1774 da Cook. Nel 1853 è unita ufficialmente alla Francia. Tra il 1864 e il 1896 viene insediato nell'isola un penitenziario i cui condannanti servono come mano d'opera nelle piantagioni e nelle miniere di nickel che vengono scoperte nel 1865. Tra il 1860 e il 1869 si assiste a varie insurrezioni dei kanaki. Nel 1884 l'amministrazione militare è sostituita da un governatore civile. 
Nel 1946 la Nuova Caledonia ottiene lo statuto di territorio d'oltremare. Nel 1984 un nuovo statuto apre la via all'autodeterminazione. L'anno successivo gravi incidenti oppongono gli indipendentisti del FLNKS (Front de libération nationale kanak e socialist) agli anti-indipendentisti (in particolare RPCR, Rassemblement pour la Calédonie dans la République). Nel 1987 un referendum conferma la permanenza dell'isola in seno alla repubblica francese e apre la via a un nuovo statuto di autonomia interna. Dal 1988 viene concluso un accordo tra il FLNKS, il RPCR e il governo francese (approvato tramite referendum nazionale) su uno statuto interinale per dieci anni (un'ulteriore elezione per l'autodeterminazione è prevista per il 1998). Nel 1989 la realizzazione di questo accordo viene proseguito malgrado l'assassinio dei due dirigenti indipendentisti, Jean Marie Tjibaou e Yeiwéné Yeiwéné. 


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