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Pàolo (santo) (Tarso, Cilicia 10 ca.-Roma 67 ca.) Santo e apostolo. Cittadino romano di famiglia ebraica (il suo nome era Saulo), della tribù di Beniamino (come egli stesso riferisce in un passo della Lettera ai Romani), studiò presso il rabbino Gamaliele il Vecchio a Gerusalemme. Come riferito dagli Atti degli Apostoli, attribuiti all'evangelista Luca, Saulo perseguitò i cristiani e fu presente alla lapidazione di santo Stefano. Si convertì improvvisamente, folgorato dall'apparizione di Cristo mentre stava avvicinandosi a Damasco. In seguito a quell'evento traumatico (per la luce accecante della visione, perse temporaneamente la vista) e miracoloso, Saulo ricevette il battesimo, recuperò la vista e si dedicò alla diffusione del cristianesimo. Grazie alla sua attività di predicazione, la nuova fede mosse passi decisi verso l'universalizzazione. Nel suo primo viaggio missionario (45-48), si recò con Barnaba a Cipro e in Asia Minore. Successivamente intraprese almeno altri due viaggi (50-52; 53-57) in Asia Minore, Macedonia, Grecia (e forse in Spagna). Nel 58 fu arrestato a Gerusalemme e imprigionato per due anni. Appellatosi all'imperatore in quanto cittadino romano, nel 600 fu condotto a Roma, dopo un viaggio avventuroso per mare, e trattenuto agli arresti domiciliari. Secondo la tradizione, sarebbe stato successivamente rilasciato. Arrestato una seconda volta a Roma verso l'anno 66, durante il regno di Nerone, venne decapitato. Nel Nuovo Testamento gli sono attribuite diverse lettere, indicate secondo il nome dei destinatari, che sono, nell'ordine: ai Tessalonicesi (2, 51-52), ai Galati (54), ai Filippesi (54-55), ai Corinzi (2, 55-57), ai Romani (57), a Filemone, ai Colossesi, agli Efesini, a Timoteo (2, 65-66), a Tito. La redazione delle lettere di san Paolo, effettuata in lingua greca, è antecedente alla redazione dei vangeli. Gli scritti di San Paolo nei quali è trasfusa l'energia della testimonianza diretta dell'incontro con Gesù Cristo costituiscono, insieme ai quattro Vangeli, uno dei pilastri del Nuovo Testamento. La lingua di San Paolo ha influenzato profondamente il linguaggio della teologia cristiana, che ha adottato quasi integralmente la terminologia coniata da san Paolo. La diffusione capillare del suo messaggio attraverso la lettura dei suoi scritti, frequentemente inseriti nella liturgia, ha fatto sì che san Paolo rappresenti la personalità che più di ogni altra ha modellato la lingua delle chiese cristiane. La sua festa si celebra, insieme a quella di san Pietro, il 29 giugno. 


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