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Patmo Piccola isola del Dodecanneso (in greco Pátmos) dove secondo la tradizione San Giovanni scrisse l'Apocalisse. Ha un'estensione di 34 km2 e conta circa 2.600 abitanti. Patmo ha un territorio brullo e montagnoso, di origine vulcanica, con coste molto irregolari e frastagliate, interrotte da profonde insenature. Offre tuttavia belle spiagge e un ambiente rilassante, nonostante l'attività turistica sia in espansione. Patmo è il capoluogo dell'isola, sorge nell'entroterra ed è dominata dal monastero fortificato di San Giovanni. L'imponente complesso (realizzato tra il XIV e il XVII sec.) chiuso da mura con torri merlate, racchiude il Katholikon o la chiesa principale, le cappelle della Madonna e di San Cristodulo, il refettorio con la cucina attigua e la biblioteca che conserva codici e testi sacri di grande rilevanza. Tra Patmo città e il monastero sorge il monastero dell'Apocalisse, con la grotta dove San Giovanni scrisse le sue profezie. Della storia antica di Patmo non si hanno notizie. In epoca romana fu usata come luogo di esilio e fu così che ospitò San Giovanni nel 95 d. C. Con la costruzione del monastero di San Giovanni, Patmo divenne un importante centro religioso e anche sotto la dominazione turca fu soltanto obbligato al pagamento di tributi. Dal 1912 divenne italiana e dalla fine della seconda guerra mondiale è diventata greca. Attualmente è monumento nazionale. 


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