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Pìsa Città (100.000 ab., CAP 56100, TEL. 050) capoluogo di provincia della Toscana, situata sul fiume Arno. La città ha origini liguri; nel IV sec. a. C. era un centro etrusco, quindi divenne colonia romana nel 179 a. C. e poi municipio romano (89 a. C.). I romani trasformarono la città in un centro portuale e navale importantissimo. I vantaggi della presenza del porto si protrassero nel medioevo, in particolare con la prima crociata. In seguito la città conobbe una notevole decadenza, soprattutto a causa del conflitto con Genova, conclusosi con la sconfitta pisana nella battaglia della Meloria (1284). La città passò dunque sotto il dominio dei Visconti (all'inizio del Quattrocento) e poi di Firenze. Importante centro culturale sia nel passato, sia attualmente, con l'università fondata nel 1343 e la famosa Scuola Normale Superiore. L'economia si basa sul commercio di prodotti agricoli, sull'attività industriale (settore meccanico, tessile, farmaceutico) e sui flussi turistici, attratti soprattutto dalla notevole presenza di monumenti e opere d'arte, il cui fulcro è costituito dalla Piazza dei Miracoli, in cui sorgono il duomo (XI-XII sec.), il battistero (XII-XIV sec.), il campanile (1173, la famosa torre pendente); altri edifici notevoli sono le chiese di San Frediano (XI-XII sec.), Santa Caterina (XIII-XIV sec.), Santo Stefano dei Cavalieri (1569), i palazzi dell'Orologio e dei Cavalieri. 
Provincia di Pisa 
(2.448 km2, 390.000 ab.) Il territorio alterna tratti pianeggianti a profili collinari ed è attraversato dai fiumi Arno e Secchia. Importante la viticultura. Presenti industrie metalmeccaniche e calzaturifici. Tipici a Larderello sono i soffioni boraciferi. 


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