Enciclopedia

Pistóia Città (89.000 ab., CAP 51100, TEL. 0573) capoluogo di provincia della Toscana. Situata sulla via Cassia, divenne municipio romano, ma passò poi sotto il controllo di goti, longobardi e carolingi fino a divenire libero comune (XI sec.). In seguito cadde prima sotto il dominio di Lucca e poi di Firenze (1329). La città basa la sua economia sul commercio di prodotti agricoli e sulle attività industriali nei campi meccanico, alimentare, tessile, chimico, delle calzature, dell'abbigliamento. Fra gli edifici importanti il duomo (XII sec.), le chiese di San Giovanni Fuorcivitas (XII-XIII sec.) e della Madonna dell'Umiltà (XV sec.), il palazzo del Comune (XIII-XIV sec.). 
Provincia di Pistoia 
(965 km2, 270.000 ab.) Il territorio della provincia pistoiese si estende dalla pianura formata dall'Arno fino all'Appennino Tosco-Emiliano. È molto diffusa l'agricoltura, ma anche l'industria e il turismo, specialmente quello termale (Montecatini e Monsummano). 
Sinodo di Pistoia 
Il sinodo fu convocato nel 1786 dal vescovo di Pistoia (S. de Ricci); le tesi sostenute dai giansenisti e approvate dal sinodo non furono però accettate dagli altri vescovi toscani e vennero anzi condannate da Pio VI, nel 1794. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)