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Arézzo Città della Toscana (92.000 ab., CAP 52100, TEL. 0575), capoluogo della provincia omonima, situata in una conca a nord-est della Val di Chiana. È attivo centro commerciale e agricolo, con industrie tessili, calzaturiere e meccaniche; importante l'artigianato orafo; conserva un notevole patrimonio artistico. Le sue origini sono etrusche (Arretium), passò poi ai romani. Nel medioevo fu un comune libero e rigoglioso, nel 1384 passò sotto il dominio di Firenze. Il suo glorioso passato è testimoniato da monumenti romanici, gotici e rinascimentali: La chiesa di San Domenico (1275), la romanica Pieve di Santa Maria, il duomo gotico con crocefisso di Cimabue, Santa Maria delle Grazie con portico di Benedetto da Maiano, palazzo della Fraternità dei laici, San Francesco (1318, con gli affreschi di Piero della Francesca). È sede di un museo archeologico, un museo d'arte medievale e una pinacoteca. 
Provincia di Arezzo 
(3.232 km2; 314.000 ab.) Fonda la sua economia soprattutto sull'agricoltura coltivando cereali, viti (Chianti), olivi, ortaggi, frutta, barbabietole e tabacco nelle zone collinari di Valdarno, val Tiberina, val di Chiana; le zone montuose (Casentino, alta valle del Tevere) sono invece rivestite da castagneti, faggeti e pascoli. Diffuso l'allevamento dei bovini e dei suini. A San Giovanni Valdarno si estrae la lignite. Sono presenti industrie alimentari, meccaniche, tessili e dell'abbigliamento e insediamenti artigianali (artigianato orafo e del mobile). 


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