Enciclopedia

pragmatìsmo, sm. Indirizzo filosofico sviluppatosi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento secondo il quale le capacità dell'intelletto devono essere utilizzate per produrre azioni e risultati efficaci sulla realtà. In questo senso si intende la scienza più come un'attività praticata per il raggiungimento di obiettivi ben determinati piuttosto che come la disamina imparziale di un insieme di eventi e fenomeni. Dunque, il criterio per stabilire la verità diviene la possibilità di verificare praticamente un elemento. Si può far risalire l'origine del movimento a C. S. Peirce; altri suoi esponenti furono W. James, J. Dewey (USA), F. C. S. Schiller (Gran Bretagna), G. Vailati, M. Calderoni, A. Aliotta (Italia). 


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