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róndine, sf. Nome comune degli appartenenti alla famiglia degli Irundinidi e all'ordine dei Passeriformi, quasi tutti migratori, si nutrono di insetti, sono molto abili e resistenti al volo grazie al loro corpo particolarmente aerodinamico, hanno dimensione medie e piumaggio di colore nero o scuro, con ali dalle estremità sottili e appuntite, coda forcuta e lunghezza di circa 20 cm. Le rondini appartengono al genere Hirundo, di cui la specie più nota è l'Hirundo Rustica. L'area di diffusione tocca in estate l'Europa, l'Asia centrosettentrionale, il Giappone e l'America del nord; in inverno l'Africa centrale, l'India, la Birmania, la Cina, le Filippine e il Messico. La rondine giunge in Italia in marzo e in aprile, nidifica in coabitazione con l'uomo, in ogni luogo favorevole (in particolare se campestre), riadattando molte volte nidi costruiti negli anni precedenti. Si nutre di insetti che cattura in volo. Nei nidi molto robusti le femmine depongono da quattro a sei uova dal colore bianco con macchie rosso scuro. Dopo circa quindici giorni nascono i piccoli. La migrazione autunnale viene condotta in stormi composti da migliaia di individui. Le specie diffuse in Italia sono: la rondine rossiccia (Hirundo daurica rufula), il balestruccio (Chelidon urbica) che è la rondine più diffusa nelle città, la rondine montana molto simile al balestruccio (Ptyonopronie rupestris). Cosmopolite (non sono presenti solo nella Nuova Zelanda e nell'Antartide), le rondini sono intimamente associate alla vita dell'uomo dal quale ricevono cibo e protezione. 


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