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San Càrlo alle Quàttro Fontàne, chièsa di Chiesa di Roma, dedicata a San Carlo Borromeo, nota ai romani anche con il nome di San Carlino, per le sue piccole dimensioni. Fu commissionata al Borromini dai Trinitari di Spagna ed è l'opera più rappresentativa del suo stile. Iniziata nel 1634, occupò tutta la vita dell'artista: la facciata è infatti di trent'anni più tardi e nel 1667, anno della morte del Borromini, la chiesa non era ancora completamente terminata. La sua facciata si distingue per un uso sapiente delle curve che sanno armonizzarsi perfettamente seppure nel piccolo spazio a disposizione: è ornata con statue di angeli e con una del santo. All'interno, la pianta ellittica è sormontata da una cupola ovale ornata da cassettoni dal disegno raffinato e complesso e coronata da una lanterna. Da visitare sono anche il chiostro e il refettorio, decorati con stucchi, dove si può ammirare un ritratto di San Carlo Borromeo, opera di Orazio Borgianni (1611). Anche il chiostro è opera del Borromini e si distingue per l'armonia delle sue proporzioni e l'ornamento dei due piani di colonne doriche. Questa chiesa è legata all'ultimo anno di vita del Borromini che si suicidò nel 1667; un suo ritratto è conservato in una stanza della sacrestia, mentre nella cripta della chiesa vi fu riservata una cappella, rimasta però vuota. 


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