Enciclopedia

sànscrito, agg. e sm. agg. Relativo alla civiltà di razza indoeuropea fiorita in India. 
sm. Antica lingua indoeuropea del gruppo indoiranico, molto simile all'avestico. 
Il sanscrito classico, succeduto al più antico vedico quale lingua culturale dell'India, risale al V sec. a. C. Si diffuse come lingua letteraria, tipica delle persone di cultura, come opposizione agli idiomi correnti e dialettali. Grammaticalmente, caratteristiche fondamentali sono nella fonetica la riduzione ad a, lunga o breve, delle a, e e o dell'indoeuropeo e la presenza di consonanti retroflesse. Nella morfologia vengono mantenuti gli otto casi originari (oltre ai sei del latino, il locativo e lo strumentale) e l'apofonia; a livello sintattico abbondano i costrutti nominali. Il sanscrito si scrive e si stampa con i caratteri devanagarici, ma occasionalmente anche con altri alfabeti indiani. Le possibilità di composizione nominale sono illimitate e si possono sostituire membri di frase con parole composte e i verbi finiti con costruzioni participiali; la metrica è quantitativa come quella del greco e del latino. Lo studio del sanscrito, oltre ad aprire la via alla conoscenza di una vastissima letteratura e di un pensiero filosofico e religioso di grande profondità, è importante per la comparazione linguistica indoeuropea, perché il sanscrito rappresenta la forma più remota di questo gruppo linguistico. 


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