Enciclopedia

Scarlàtti, Alessàndro (Palermo 1660-Napoli 1725) Compositore, uno dei massimi esponenti della scuola napoletana. È stato l'artefice di un profondo rinnovamento del linguaggio musicale nel campo operistico. A lui sono dovute tre innovazioni: la trasformazione del recitativo secco in accompagnato (Rosaura, 1690); lo sviluppo del modello di aria tripartita con il da capo secondo lo schema A-B-A, dove l'ultima parte era una ripetizione, di solito variata liberamente dal cantante, della prima parte; la tripartizione della sinfonia di apertura nei tre movimenti adagio-allegro-adagio (Dal male il bene, 1696). Nonostante le concessioni alla moda del tempo e ai virtuosimi canori, i suoi lavori sono caratterizzati da un linguaggio musicale di grande nobiltà. Il suo modello di aria, in particolare, fece scuola anche negli oratori e nelle cantate. Tra i moltissimi melodrammi della sua produzione, si citano, La caduta dei decemviri (1667), Mitridate Eupatore (1707), Tigrane (1715), Marco Attilio Regolo (1719), Il trionfo della libertà (1707), il Trionfo dell'onore (1718), La Griselda (1721). Alessandro Scarlatti fu autore anche di trentacinque oratori (Passione secondo San Giovanni, 1680; Il trionfo della Vergine, 1706; Sedecia, re di Gerusalemme, 1706; La Vergine addolorata, 1717), 601 cantate (nelle quali prevale lo schema recitativo e aria con il da capo), sette sonate per flauto e basso continuo, dodici concerti grossi, messe, nonché famose Toccate e fughe per clavicembalo. Le cantate testimoniano un'invenzione melodica insuperabile, unitamente a una sentita partecipazione dell'autore. 


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