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SikkimStato federato indiano che si estende sul versante meridionale dell'Himalaia (7.298 km2, 317.000 ab.), lungo la valle del fiume Tista e sovrastato dai monti Kangchenjunga (8.063 m), Pauhunri e Chomo Yummo. Confina a sud con l'India (Bengala occidentale), a sud-est con il Buthan, a nord-est con la Cina e a ovest con il Nepal. Capitale Gangtok. Prevalentemente montuoso, ha clima tropicale e la sua economia si basa soprattutto sull'agricoltura (frutta, cereali, cardamomo, riso, grano, tè; la produzione delle patate è solo per il consumo locale) e sull'allevamento di ovini e caprini. Si trovano anche giacimenti minerari d'oro, argento, ferro zinco e grafite. Fiorente è l'artigianato della lavorazione della lana e del rame. La popolazione è formata dalle tribù dei Bhotia e Lepcia e da immigrati nepalesi e tibetani. Il Sikkim è una monarchia ereditaria con a capo dello stato un maragià che esercita il potere coadiuvato da un consiglio privato e da un consiglio esecutivo. Fondato nel 1641 da una nobile famiglia tibetana, fu ceduto nel 1816 dal sovrano locale alla Gran Bretagna perché lo difendesse dalle invasioni gurkha. Il protettorato rinnovato negli anni 1861 e 1888 ottenne il riconoscimento della Cina, che era titolare della sovranità nominale, nel 1890. Diventato autonomo nel 1947, il 5 dicembre dello stesso anno stipulò un trattato di protettorato con l'India, in base al quale il controllo della politica estera, delle comunicazioni e della difesa veniva affidato al governo di Nuova Delhi. Tra il 1965 e il 1967 si verificarono gravi incidenti di frontiera con truppe cinesi (la Cina rivendicava alcuni territori). Dal 1975 è diventato il ventiduesimo stato dell'India. 


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