Enciclopedia

Stravinskij, Igor Fëdorovic (Oranienbau 1882-New York 1971) Compositore americano di origine russa, espresse nelle sue opere musicali l'articolata evoluzione estetica dell'arte del primo Novecento. Allievo di Rimskij-Korsakov e vicino agli ideali di rinnovamento artistico propugnati da Djagilev e dalla rivista Miriskusstva (Mondo dell'arte). Dopo la rivoluzione russa preferì l'esilio volontario in Francia dove nel 1934 ottenne la cittadinanza. Esordì a Parigi con tre balletti (L'uccello di fuoco, 1910; Petruska 1911; La sagra della primavera 1913). In seguito, dopo aver abbandonato i temi propri del mélo russo, elaborò un'arte in cui dominavano atmosfere incantate (La storia del soldato, 1918; Renard 1922), per terminare poi nell'estetica neoclassica, punto finale di ogni esperienza. Le opere principali furono Pulcinella (1920), Oedipus Rex (1927), La carriera di un libertino (1951). All'indomani della fine del secondo conflitto bellico, si volse alla dodecafonia e allo sperimentalismo (In memoriam Dylan Thomas, 1954) approfondendo il filone della musica sacra (Canticum Sacrum, 1955; Requiem Canticles, 1966). 


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