Enciclopedia

Svèvo, Ìtalo (Treviso 1861-Motta di Livenza 1928) Scrittore italiano, che traspose nei suoi romanzi la sua complessa e inquieta personalità, mirante continuamente all'indagine dei recessi della coscienza; appartengono a questa fase iniziale i romanzi Una vita (1892) e Senilità (1898), passati quasi inosservati. In seguito all'amicizia con Joyce e agli studi delle scoperte di Freud, relative all'inconscio, scrisse il nuovo romanzo La coscienza di Zeno (1922), che divenne ben presto famoso in tutta Europa e che impose l'autore all'attenzione di tutti, facendone un modello per tutti i narratori del primo Novecento. Altre opere degne di essere citate sono Corto viaggio sentimentale (1949), Saggi e pagine sparse (1954), Epistolario (1966), Carteggio (1978, lettere a Joyce e Montale), tutte pubblicate postume. 


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