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Togo Repubblica presidenziale dell'Africa centrooccidentale; si affaccia a sud al golfo di Guinea e confina a nord con il Burkina, a ovest con il Ghana, a est con il Benim. 
Il Togo si affaccia al golfo di Guinea per appena 56 km, con coste basse e paludose e si presenta come una stretta fascia che si prolunga verso l'interno per circa 600 km, costituita da una successione di zone parallele alla costa, che procedono verso l'interno; troviamo una prima fascia costiera pianeggiante, un lieve altopiano (altezza 200 m), una zona centrale di altopiano (fino a 500 m), una fascia di massicci montuosi (1.020 m), e infine un bassopiano, che giunge fino al confine con il Burkina Fasu. 
Due sono i fiumi principali: l'Oti, a nord-ovest, affluente del Volta, che segna per un lungo tratto il confine con il Ghana e il Mono, che attraversa il Togo con vari affluenti, sfociando direttamente nel golfo di Guinea. Entrambi i fiumi hanno un regime irregolare, ricco d'acqua durante le piogge e pressoché asciutti nelle stagioni secche. 
Il clima è caratterizzato nella zona settentrionale da un regime quasi tropicale, con un'unica stagione di piogge durante i mesi estivi e una stagione secca da ottobre ad aprile. A sud si riscontra invece un regime subequatoriale, con due lunghe stagioni piovose interrotte da 2 brevi stagioni asciutte. 
Vari gruppi etnici costituiscono la popolazione del Togo tra cui gli ewe (46%), i kabre, gli uaci (ouatchi 14%). 
Le città sono per lo più sorte in seguito alla colonizzazione. La capitale è Lomé (Piccolo mercato), il maggior centro commerciale del paese. 
Gli altri centri sono di dimensioni assai modeste (non più di 50.000 abitanti); ricordiamo Sokodé, Atakpamé e Kpalimé. 
Il paese presenta un'economia piuttosto povera, basata prevalentemente sull'agricoltura, nonostante solo un quarto del territorio sia coltivato. 
Destinati al consumo interno sono mais, miglio e riso e manioca, e inoltre patate dolci e agrumi. 
Destinate all'esportazione le colture del caffè, del cacao, delle palma da olio e da cocco, delle arachidi e soprattutto del cotone. 
Poco rilevante nell'economia nazionale è l'allevamento, praticato nella zona settentrionale del paese, del tutto insufficiente alle esigenze alimentari della popolazione. 
Praticata nella zona costiera è la pesca, seppur con scarso rendimento, data l'arretratezza dei metodi impiegati. 
Piuttosto notevoli sono invece le risorse minerarie del paese, in particolare i giacimenti dei fosfati, tra i più cospicui del mondo, che rappresentano circa il 50% del valore delle esportazioni. 
Mancano invece i minerali energetici, per cui il paese è costretto a importare ingenti quantità di petrolio. 
Assai limitata è infine l'attività industriale. Concentrata quasi interamente a Lomé, essa consiste per lo più in piccole aziende destinate alla trasformazione dei prodotti agricoli (oleifici, birrifici, cotonifici, zuccherifici), oltre a un unico importante stabilimento adibito alla lavorazione dei fosfati e la recente installazione di una raffineria di petrolio. 
STORIA Prima del XV sec. la storia del Togo, popolato da popolazioni miste, non è dominata da alcun regno di particolare importanza. Dal XV sec. la costa è visitata dai portoghesi e in seguito dai danesi. Nel XVI sec. compaiono missionari portoghesi, ma di fatto viene esercitato un protettorato da parte della Danimarca. Prospera il commercio degli schiavi. Nella seconda metà del XIX sec. questo viene sostituito dal commercio dell'olio di palma. Nel 1884 l'esploratore Nachtigal stabilisce il protettorato tedesco sul paese, al quale assegna il nome attuale. Nel 1897 viene stabilita la capitale a Lomé. 
Nel 1914 gli Alleati conquistano il protettorato. Alla fine della prima guerra mondiale il paese è suddiviso tra la Francia, (che ottiene la costa di Lomé) e la Gran Bretagna (che ottiene le terre dell'ovest). Nel 1922 la suddivisione è confermata dai mandati della Società delle Nazioni. Alla fine della seconda guerra mondiale il Togo passa sotto la tutela dell'ONU. Dal 1956 al 1957 il nord del Togo britannico è unito alla Costa d'Oro, che diventa lo stato indipendente del Ghana. Il resto del paese forma una repubblica autonoma. 
Dal 1960 la repubblica diventa indipendente. Sylvanus Olympio è il suo primo presidente. Nel 1963 S. Olympio è assassinato e sostituito da Nicholas Grunitzky, originario del nord, che porta avanti una politica liberale all'interno e apre all'esterno. Nel 1967 un colpo di stato porta al potere il tenente colonnello Étienne Eyadéma, anch'egli originario del nord, che governa con un partito unico. Nel 1991 sotto la pressione dell'opposizione, Eyadéma deve restaurare il multipartitismo. Ma l'avvio del processo democratico deve far fronte a forti resistenze. Nel 1994 le elezioni legislative sono vinte dall'opposizione. Diventa presidente G. Eyadema, riconfermato anche nel 1998. 
Abitanti-4.138.000 
Superficie-56.785 km2 
Densità-72,8 ab./km2 
Capitale-Lomé 
Governo-Repubblica presidenziale 
Moneta-Franco CFA 
Lingua-Francese e dialetti sudanesi 
Religione-Animista, cristiana, musulmana 


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