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Venèzia, palàzzo Palazzo romano, di origine rinascimentale, attribuito all'architetto Leon Battista Alberti. Costruito nel 1455 per volere del cardinale Pietro Barbo, fu residenza dei papi e quartiere generale di Mussolini sotto la dittatura fascista. Durante il pontificato di Paolo III (1534-1549), fu costruita una galleria che lo collegava al vicino convento d'Aracoeli e che fu distrutta quando il palazzo fu occupato da Napoleone. Il nome Venezia fu dato da Pio IV, in quanto cedette una parte dell'edificio alla repubblica di Venezia. Alla morte della repubblica di Venezia (1797) il palazzo passò all'Austria. La facciata ha un aspetto severo, sottolineato dal coronamento merlato. All'interno il cortile, ravvivato da un grazioso giardino è racchiuso da un portico, opera di Giuliano da Maiano (XV sec.). Il palazzo ospita un museo (Museo di Palazzo Venezia) dedicato all'arte medioevale, a ceramiche antiche e a smalti bizantini. 


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