Enciclopedia

Veronése Paolo Caliari, detto, dal luogo di origine, Veronese (Verona 1528-Venezia 1588) Pittore italiano. Fu allievo del pittore A. Badile, del quale sposò la figlia Elena nel 1566. Fu attivo a Castelfranco (1551), a Mantova (1552), a Verona, a Padova, a Vicenza e soprattutto a Venezia (nel 1553 e poi dal 1556). Il suo primo lavoro importante furono le tele per la sala del Consiglio dei Dieci nel palazzo Ducale di Venezia (1553). Si formò a contatto del manierismo romano ed emiliano e fu influenzato dalla scuola veneta. Elaborò uno stile originale in cui si fondevano il decorativismo rinascimentale e il colorismo veneto. Tra le opere, sono da ricordare: la Pala Giustiniani (1554, Venezia, chiesa di San Francesco della Vigna), l'Incoronazione di Maria, gli Evangelisti, le Storie di Ester, le Storie del martirio di San Sebastiano, la Madonna in gloria con San Sebastiano e altri santi, nella chiesa di San Sebastiano a Venezia, la Pala di San Zaccaria (1562, Venezia, Galleria dell'Accademia), il Martirio di Santa Giustina (Padova, Museo Civico), l'Adorazione dei Magi (Londra, National Gallery), Dario e la famiglia di Alessandro (Londra, National Gallery), le Virtù e le Allegorie di Venezia (1575-1577, Venezia, soffitto del palazzo Ducale), il Trionfo di Venezia (Venezia, sala del Maggior Consiglio), le Nozze mistiche di Santa Caterina (1575, Venezia, Galleria dell'Accademia), le Allegorie d'Amore (1580, Londra, National Gallery), gli Amori di Venere e Marte (New York, Metropolitan Museum; Torino, Galleria Sabauda), Venere e Adone (Madrid, Museo del Prado), il Ritrovamento di Mosè (Madrid, Museo del Prado), le Orazione nell'Orto (Milano, Pinacoteca di Brera), Lucrezia (Vienna, Kunsthistorisches Museum). Sono da ricordare anche i ritratti: Coniugi Da Porto (Firenze, collezione Contini Bonacossi), Famiglia Cuccina (1571, Dresda, Gemäldegalerie), Ritratto di famiglia (Sarasota, Florida, Ringling Museum of Art). Uno dei soggetti favoriti del pittore furono le cene. Una di esse nel 1573 gli procurò qualche fastidio con l'inquisizione per l'estrema libertà di interpretazione adottata. Per fortuna, la pena fu lieve (qualche correzione al quadro e il cambiamento del titolo, che da Ultima Cena divenne Festino in casa Levi). Si citano, tra le altre, la Cena di Emmaus (Parigi, Louvre), la Cena in casa di Simone (1560, Torino, Galleria Sabauda), la Cena in casa di Simone (Milano, Pinacoteca di Brera), le Nozze di Cana (1563, Parigi, Louvre). Dipinse anche numerosi affreschi in ville venete, tra i quali sono da ricordare quelli della villa costruita dal Palladio per i fratelli Marcantonio e Daniele Barbaro a Masèr, presso Treviso. In essa Veronese creò l'illusione di spazi aperti, che si fondono con i paesaggi esterni. 


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