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Hitler, Adolf (Braunau 1889-Berlino 1945) Uomo politico tedesco, di origine austriaca, abbandonò Vienna, dove aveva impiantato un'attività di grafico, e si trasferì a Monaco nel 1913. Durante la prima guerra mondiale fu ferito nella battaglia della Somme (1916), sul fronte occidentale: concluse la guerra con la croce di ferro e una grave malattia causata dai gas asfissianti. Nel 1919 inizia la sua lunga carriera politica, entrando nelle fila del Partito tedesco dei lavoratori, che diventò l'anno seguente Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori, del quale fu nominato capo nel 1921. Lo stesso anno costituì la milizia di partito, le SA, da Sturm Abteilungen, o reparti d'assalto alla cui guida fu Göhring. Intimidazioni e violenze contro gli oppositori ne erano le caratteristiche. Nel 1922 furono istituite le SS, da Schutz Staffel, o squadra di sicurezza, per la difesa personale di Hitler. Il nuovo ordinamento era basato sull'esaltazione del pangermanesimo, su principi razzisti e sull'ostilità contro gli ebrei (antisemitismo). Si alleò con E. Ludendorff, per organizzare il fallito Putsch di Monaco, con il quale abbattere la Repubblica di Weimar (1923). Subì una condanna a cinque anni di fortezza, di cui effettivamente in carcere solo uno, durante il quale redasse il suo manifesto ideologico, il Mein Kampf. La crisi del 1929 e le gravi condizioni della Germania contribuirono alla crescita del Partito nazionalsocialista, la cui avanzata fu sostenuta dai gruppi industriali e dalle forze armate, in opposizione alla Repubblica di Weimar. Hindenburg lo nominò cancelliere (1933), aprendogli la strada per uno schiacciante successo elettorale, che lo portò a nominarsi capo (Führer o duce) del Reich tedesco, alla morte di Hindenburg stesso. Da allora ebbe inizio una lunga dittatura totalitaria (1934), che ebbe come conseguenza l'eliminazione di ogni tipo di opposizione interna ed esterna al partito (massacro del gruppo Röhm, la notte dei lunghi coltelli), lo sterminio del popolo ebreo, oltre a un'intensificazione dell'opera di organizzazione militare. Dopo aver reso la Germania una grande potenza a livello mondiale, inaugurò una serie di annessioni tra il 1936 e il 1938 (Renania, Anschluss dell'Austria, Boemia-Moravia), partecipò alla guerra civile spagnola (1936-1938) spalleggiando i franchisti, intensificò alcuni rapporti con altri dittatori europei (soprattutto Mussolini, malgrado le precedenti tensioni sorte per le mire espansionistiche sull'Austria); prese la decisione di invadere la Polonia, segnando di fatto l'inizio del secondo conflitto mondiale (1939-1945). Dopo una serie di vittorie, la rinuncia all'invasione della Gran Bretagna e l'attacco all'URSS, segnarono l'inizio del declino della grande Germania; ciò ebbe come conseguenza il nascere di alcune correnti interne al partito, contrarie alla politica distruttiva di Hitler, che culminò con un fallito attentato nei suoi confronti, posto in essere dagli stessi ufficiali della Wehermacht (20 luglio 1944). Nella primavera del 1945, con le armate nemiche ormai alle porte di Berlino, si suicidò per evitare la cattura. 


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