Enciclopedia

Quasìmodo, Salvatóre(Modica 1901-Napoli 1968) Poeta. Visse in varie città italiane svolgendo attività diverse. A Firenze fu in contatto con l'ambiente della rivista Solaria, sulla quale pubblicò numerose poesie. Dal 1934 fu a Milano, dove insegnò nelle scuole medie e svolse varia attività di pubblicista, che nel dopoguerra fu particolarmente intensa e impegnata su posizioni democratiche di sinistra. Nel 1959 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Le sue opere iniziali furono composte secondo le tendenze dell'ermetismo, con descrizioni potentemente evocative della terra di Sicilia (Acque e terre, 1930; Ed è subito sera, 1942). In seguito, anche per l'esperienza della guerra e della resistenza, Quasimodo passò a una poetica più trasparente, tragica, abbandonando l'ermetismo degli esordi. A quel periodo risalgono opere come Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954), La terra impareggiabile (1958), Dare e avere (1966). Oltre alla poesia, realizzò apprezzatissime traduzioni di poeti greci e latini (Lirici greci, 1940; Antologia Palatina) e anche di autori moderni, come P. Neruda e W. Shakespeare, fra gli altri, nelle quali riuscì a ricreare con grande maestria l'atmosfera e il ritmo melodico dei testi originari. 


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