Enciclopedia

Bàlbo, Césare (Torino 1789-1853) Politico, storico e letterato. La sua formazione si svolse nel nuovo clima legato all'avvento di Napoleone. Non ancora ventenne, Balbo entrò nell'amministrazione imperiale francese a Roma e divenne segretario della consulta per l'organizzazione dei territori precedentemente appartenuti al papa. Svolse anche incarichi a Parigi (1811). Caduto l'impero napoleonico, tornò a Torino. Benché liberale moderato, venne ritenuto dallo stato sabaudo uno dei responsabili morali dei moti del 1821 e fu esiliato a Camerano. Nell'esilio iniziò il suo lavoro di scrittore. Fu presidente del primo ministero costituzionale in Piemonte dopo lo statuto (1848). Di ispirazione neoguelfa, sostenne l'idea di una federazione di stati italiani sotto la guida del Piemonte. Tra le sue opere sono da ricordare, Vita di Dante (1839), Le speranze d'Italia (1844), Sommario della storia d'Italia (1846). 


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