Enciclopedia

Blake, William (Londra 1757-1827) Personalità eclettica, fu poeta, incisore e pittore. Esponente del romanticismo inglese, scrisse liriche e poemi intrisi di misticismo e simbolismo (visioni) illustrati e incisi da lui personalmente. All'età di dieci anni iniziò una scuola di disegno e più tardi studiò per un certo tempo alla Royal Academy of Arts. Sposatosi nel 1781, iniziò a dare lezioni di disegno, a realizzare illustrazioni per libri e a ricavare incisioni da disegni di altri artisti. Nel 1800 andò ad abitare in una casetta a Felpham, sulla costa del Sussex. Qui nel 1803 ebbe un violento litigio, seguito da un processo, dal quale uscì assolto. Tutta la vicenda, però, ebbe l'effetto di amplificare le visioni demoniache che già lo ossessionavano. Nel 1803 fece ritorno a Londra e iniziò a sperimentare un metodo di incisione in rilievo e a produrre direttamente la maggior parte dei suoi libri di poesie con un procedimento lungo e laborioso. In questo modo pubblicò I canti dell'innocenza (1789), Il libro di Thel (1789), Il matrimonio di cielo e inferno (1790), I canti dell'esperienza (1794) e Gerusalemme (1804). Negli ultimi anni della sua vita abbandonò la poesia dedicandosi completamente all'attività pittorica. Alla sua morte era poco noto come artista e quasi sconosciuto come poeta. Sarebbe stato riscoperto negli anni '20 di questo secolo. Altre opere da ricordare, oltre quelle citate, sono America (1793), Il libro di Urizen (1794), I quattro Zoas (postumo) e Milton (1804). Celebri sono pure le sue illustrazioni della Bibbia, di opere di Milton e Young e della Divina Commedia


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