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Cnòsso Anticamente città dell'isola di Creta, centro della civiltà minoica. Fu al culmine dell'importanza nel periodo tra il XVII e il XV sec. a. C. Intorno al 2000-1900 a. C. vennero costruiti a Creta tre palazzi: a Cnosso, a Festo e a Mallia. Quello di Cnosso è il più imponente dei tre. Si tratta, in realtà, di città-palazzi, perché in essi doveva abitare una collettività piuttosto numerosa. Intorno al 1700 a. C. i tre palazzi vennero distrutti, non si sa bene se da un terremoto o da invasori, e poi ricostruiti. Non erano difesi da mura. Oggi il vasto complesso archeologico, i cui scavi iniziarono nel 1900 a opera di A. Evans, ha fornito testimonianze di affreschi, suppellettili e ceramiche (tra le quali, la celebre Brocchetta di Gurnià) rinvenute nelle piazze, nei magazzini ed edifici riportati alla luce. Il palazzo di Cnosso, di pianta estremamente complessa, copriva una superficie di circa 10.000 m2. Forse da questo dato obiettivo è sorta la leggenda di un labirinto, costruito da Dedalo su commissione del re Minosse per rinchiudervi il mitico Minotauro, che poi l'eroe greco Teseo uccise grazie al filo di Arianna che gli consentì di entrare e uscire dal labirinto. Tipiche del palazzo di Cnosso sono le colonne di forma cilindrica rastremate verso il basso e con capitelli a disco senza fregi. Le ricerche archeologiche, che proseguono tuttora, hanno permesso di stabilire che fra il 1440 e il 1350, dopo l'eruzione vulcanica del Santorini, il palazzo venne definitivamente distrutto. 


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