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Ferràra Città dell'Emilia Romagna (141.000 ab., CAP 44100, TEL. 0532) è capoluogo della provincia omonima e si estende nella pianura a destra del Po. Si tratta di un nucleo medievale, a cui è stata aggiunta una parte del Cinquecento da Ercole I d'Este. L'economia ferrarese si fonda sull'agricoltura, l'allevamento e l'industria (alimentare, meccanica, tessile ecc.). Sorse nell'alto medioevo, passò poi alla chiesa nel 774, dopo essere stato un ducato longobardo; divenne libero comune nel 1100, quando aderì alla Lega lombarda (1167), divenendo oggetto di disputa tra gli Estensi e i Salinguerra. Passata agli Estensi nel 1240, raggiunse il massimo splendore tra la seconda metà del XV sec. e la prima parte del XVI, quando si trasformò in uno dei massimi centri culturali d'Europa (università creata nel 1391). Dopo la parentesi austriaca (1847-1859) entrò a far parte del regno d'Italia nel 1860. Tra i molti monumenti conservati, il castello Estense, iniziato da Bartolino da Novara nel 1385 e terminato nel 1570, con una facciata romano gotica, portali scolpiti da Nicolò, la chiesa di San Francesco, il palazzo Schifanoia, il palazzo Ludovico il Moro e il palazzo dei Diamanti. 
Provincia di Ferrara 
(365.000 ab., 2.632 km2) Territorio compreso tra il fiume Po, il Reno e il mare Adriatico; per la maggior parte è occupato dalle valli di Comacchio, nelle quali vengono praticate le principali attività economiche, ossia l'agricoltura, l'allevamento e la pesca (anguille). 
Concilio di Ferrara e Firenze 
Concilio ecumenico della chiesa cattolica (1438-1445), continuò il lavoro svolto durante il concilio di Basilea, circa il problema del Filoque. 
Guerra di Ferrara 
Guerra scoppiata tra Ercole I d'Este, marchese di Ferrara e Venezia, per una controversia circa il commercio del sale, anche se la ragione fondamentale erano le mire espansionistiche dei veneziani, spalleggiati da papa Sisto IV. Il conflitto terminò nel 1484 con la cessione del Polesine a Venezia. 
Paci di Ferrara 
Paci firmate nel 1428 e nel 1433 tra Filippo Visconti e la lega antiviscontea, che segnò la cessione di Bergamo a Venezia da parte di Filippo Visconti. 


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