Enciclopedia

García Lorca, Federico (Fuentevaqueros 1899-Xíznar 1936) Poeta e drammaturgo spagnolo, fu uno dei massimi esponenti della Generazione del '27, gruppo di intellettuali madrileni (tra i quali si ricordano S. Dalí, N. Guillén, L. Buñuel, R. Alberti e D´maso Alonso). Studiò diritto a Granada, laureandosi nel 1923. Dal 1919 si trasferì a Madrid. Nel 1932 organizzò con E. Ugarte il gruppo teatrale itinerante La Barraca, a seguito del suo soggiorno a New York e a Cuba. Nel 1936 fondò con R. Alberti l'Associazione degli intellettuali antifascisti, per la quale fu arrestato prima e fucilato poi dai franchisti nel corso della guerra civile. La sua poesia è caratterizzata da una pluralità di suggestioni e ispirazioni, tra cui canto e poesia gitana, tradizione andalusa, surrealismo e impegno sociale. Nelle opere di teatro compare una tragicità di sapore arcaico legata ai sentimenti elementari di gelosia, onore, ansia di maternità. Tra le sue opere di poesia, si ricordano, Libro di canzoni (1927), Primo romancero gitano (1928), Poema del cante jondo (1931). Fra le opere teatrali: Il malefizio della farfalla (1919), Mariana Pineda (1925), La calzolaia ammirevole (1930), Teatrino di Don Cristóbal (1931), Nozze di sangue (1933), Yerma (1934), Donna Rosita nubile (1935), La casa di Bernarda Alba (1936). Grande successo riscosse Il lamento per Ignazio Sánchez Mejías (1935), in onore di un amico torero morto nell'arena, splendido per il suo linguaggio ricco di immagini. Nella grande elegia funebre si avverte l'immensa disperazione dell'autore, l'ossessivo rifiuto del sangue, l'orrore della morte e dello spietato rito della corrida. 


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