Enciclopedia

Montevérdi, Clàudio (Cremona 1567-Venezia 1643) Compositore. Figlio di un medico, studiò organo e viola con M. A. Ingegneri. A soli sedici anni pubblicò un primo Libro di canzonette sacre a tre voci e i Madrigali spirituali (ora perduti). Tra il 1587 e il 1605 pubblicò ancora cinque libri di madrigali. Dal 1590 fu dapprima a Mantova (1590-1612) alla corte del duca Vincenzo I Gonzaga e poi, dal 1613, dopo la morte del duca, a Venezia dove restò, come maestro di cappella di San Marco, fino alla morte. Nel 1595 sposò la cantante Claudia Cattaneo che morirà nel 1607. Nel 1632, dopo la morte del figlio Massimiliano, prese gli ordini sacri. Fu il principale autore di madrigali (otto libri, composti tra il 1587 e il 1638, tra i quali sono da ricordare Il ballo delle ingrate e il Combattimento di Tancredi e Clorinda, entrambi contenuti nei Madrigali guerrieri e amorosi del libro ottavo). Tra le opere teatrali, in buona parte perdute, sono da ricordare Orfeo (1607), l'Arianna (1608, dramma lirico oggi perduto, tranne il Lamento di Arianna), Il ritorno di Ulisse in patria (1640) e L'incoronazione di Poppea (1642). Compose anche musica sacra come la Messa a quattro voci (1650), il Vespro della Beata Vergine (1610), la Sonata sopra Sancta Maria ora pro nobis, Laetatus sum a sei voci e il Magnificat. Monteverdi è considerato l'ultimo madrigalista e il primo operista, il primo vero artista del teatro musicale, fondato sul recitare cantando monodico sostenuto dal basso continuo. La perfezione dei madrigali di Monteverdi, con la profonda aderenza tra la musica e le parole, è forse irraggiungibile. Nei suoi lavori teatrali si rileva una sintesi equilibrata di vecchio e nuovo: sia l'opera nel suo complesso sia gli atti e le singole scene acquistano una solida architettura che lega tutto in unità. I mutamenti psicologici sono affidati prevalentemente ai commenti orchestrali, che mettono in rilievo anche i caratteri dei personaggi, senza alcuna retorica. 


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