Enciclopedia

petròlio, sm. Termine chimico che indica una miscela complessa di idrocarburi. Il petrolio viene generalmente estratto da giacimenti nel sottosuolo, e ha l'aspetto di un liquido oleoso di colore variabile, infiammabile. La composizione del petrolio greggio, ossia del petrolio estratto non lavorato, è estremamente variabile, a seconda della percentuale di carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo. L'origine del petrolio viene generalmente attribuita a un processo di trasformazione di sostanze organiche effettuato da batteri. Il petrolio viene estratto dal sottosuolo con varie tecniche estrattive; il petrolio greggio così ottenuto dev'essere lavorato per poterlo utilizzare. Viene dunque distillato in varie frazioni, distinte per diverse temperature di ebollizione. Da questa procedura si ottengono oli pesanti (oltre i 300°), oli medi (fra 280° e 300°), oli leggeri (tra 40° e 225°) e una parte gassosa. Ulteriori lavorazioni portano all'ottenimento di prodotti come la benzina, i lubrificanti, gli oli (per motori diesel e per riscaldamento) ecc. L'utilizzo del petrolio come fonte per la produzione di energia ha avuto un incremento notevole in questo secolo, soprattutto con la diffusione dei veicoli a motore (autoveicoli, aeroplani, treni, navi, macchine per l'agricoltura). Secondo le stime più accreditate, le riserve disponibili non consentirebbero di proseguire con il consumo attuale per più di trent'anni. Anche per questo motivo, negli ultimi anni si è sviluppata notevolmente la ricerca di fonti energetiche alternative. 


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