Enciclopedia

Talmud (dal verbo ebraico lamad, studiare; aramaico talmud, insegnamento). Raccolta di trattati che consente l'interpretazione e la conoscenza della legge orale ebraica o Mishnà. Testo fondamentale dell'ebraismo ortodosso, è composto dalla Mishnà e dal complemento (Ghemarâ) esegetico degli Amorrei ed espositori e tratta materie quali diritto civile e penale, filosofia e dottrine mistiche, medicina, storia, geografia, culto. Il Talmud è stato redatto in Palestina nel IV sec. d. C. (Talmud palestinese o di Gerusalemme) e in Babilonia nel V sec. d. C. (Talmud babilonese). Il termine Mishnà (dal verbo shanà, ripetere o anche studiare qualcosa oralmente) indica sia l'intero contenuto della tradizione orale così come si è andata sviluppando fino alla fine del II sec. d. C. sia l'insieme degli insegnamenti dei vari maestri attivi fino a quell'epoca sia (accezione più comune) la codificazione del materiale orale precedente avvenuta, intorno al 200 d. C., sotto la guida di Rabbì Jehudà ha-Nasì. Il modo in cui è strutturata la Mishnà rispecchia l'area di riferimento propria della pratica obbediente (halakhà). In ogni caso, la Mishnà, intesa nel senso più comune di documento letterario codificato all'inizio del III sec. d. C., organizza ordinatamente il materiale normativo senza compiere alcun riferimento diretto all'assetto canonico della Bibbia. Essa codifica un vasto insieme di comportamenti della vita sociale e familiare, dell'economia e del diritto, delle feste e della ritualità quotidiana e così via. L'oggetto dell'interpretazione è principalmente quello di risolvere problemi di casistica, per determinare i divieti e gli obblighi della legge nel modo più preciso possibile. Le categorie in cui è suddivisa la Mishnà sono sei: Sementi, Festa, Donne, Danni, Cose sacre, Purità. La codificazione della Mishnà avvenuta sotto la guida di Jehudà ha-Nasì non venne subito accolta da tutto il popolo ebraico come dotata di autorità, ma nel giro di qualche decennio si affermò come codificazione ufficiale della tradizione orale. In virtù di tale accettazione la Mishnà si presentò a sua volta come oggetto di studio e di discussioni nelle scuole ebraiche sia della Palestina sia di Babilonia. Da questo lavorio di interpretazione e di commento nacque il Talmud nelle due versioni. 
Il Talmud di Gerusalemme o palestinese è frutto dell'attività delle accademie rabbiniche della Palestina. La Ghemarà, scritta in aramaico occidentale, discute le prime quattro categorie (o ordini) della Mishnà. Nella successiva tradizione giudaica la sua importanza è stata di gran lunga inferiore a quella del Talmud babilonese. Il Talmud babilonese è frutto dell'attività delle accademie rabbiniche dell'area mesopotamica. La relativa Ghemarà è scritta in aramaico orientale. Le dimensioni imponenti del Talmud babilonese (circa 6000 pagine a stampa) testimoniano il carattere di opera aperta. 


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