Intorno alla tecnologia

Dopo il risorgimento delle scienze e delle lettere, gli ingegni per lungo tempo si applicarono maggiormente allo studio delle parole che a quello delle cose, e quindi nacquero tutti i delirj della filosofia scolastica o peripatetica, che si ingombrò di vani ragionamenti, di formule, di distinzioni, di categorie, e in mezzo a un guazzabuglio di idee astratte, si trascurarono gli studj più utili, le scienze naturali, la chimica, la meccanica, e le applicazioni loro alle arti, ai mestieri, a tutti gli esercizi, a tutte le occupazioni dell'umana industria. Questa tuttavia, spinta dal bisogno e guidata dalla sola naturale intelligenza, andò sempre migliorandosi, non cessò di fare grandi progressi, e perfezionando in qualche modo l'intelligenza medesima ed aumentando l'incivilimento, portò di conseguenza lo sviluppamento delle scienze più utili. Col cadere della filosofia scolastica si vide fiorire principalmente lo studio della natura, si cercarono le cause dei principali fenomeni, si studiò particolarmente la struttura del globo, e quindi oltre la storia naturale propriamente detta, che era stata in qualche parte conosciuta anche dagli antichi, nuove scienze si videro germogliare, la zoologia, la botanica, l'orittologia, la mineralogia, alle quali in epoche più recenti si aggiunsero la cristallografia, la geologia, la geognosìa, la paleontografia, ecc.
Così avvenne parimente delle arti assistite dai lumi delle scienze; esse diedero origine alle matematiche applicate, alla chimica parimente applicata, alla geometria descrittiva, e finalmente sorse una scienza che può dirsi affatto nuova e nostra contemporanea, cioé la Tecnologia, che come suona il suo nome tratto dal greco, significa discorso dell'arte o scienza dell'arti.
Questa scienza è stata con fervore da molti coltivata ben tosto ed estesa, e si è veduto il suo insegnamento stabilito nelle primarie scuole dell'Europa; quindi se ne sono pubblicate le istituzioni, gli elementi, i dizionarj, ecc.
Ma non sembra pertanto che tutti abbiano finora raggiunto lo scopo, e siensi penetrati dalla essenza, per così dire, di questa scienza novissima. Le arti e i mestieri sono stati in tutti i tempi coltivati: l'Accademia di Francia in un secolo ancora ingombro dai pregiudizi, ha conceputo ed eseguito il disegno grandioso di descrivere tutte le arti e i mestieri; questa descrizione, o generale o parziale, ha formato l'oggetto de' lavori di altre società scientifiche. Ma questa, ove bene si rifletta, non era propriamente tecnologia, come tecnologiche non potrebbero chiamarsi le opere, nelle quali si contiene l'insegnamento pratico di qualche arte o mestiere. La tecnologia è un monumento innalzato all'umana industria nel secolo XIX, nel quale sono scolpiti i suoi progressi, le sue scoperte, i recenti suoi lavori; un complesso di notizie in cui sono raccolte tutte le invenzioni dell'umano ingegno. La tecnologia adunque non è l'insegnamento di una o di più arti meccaniche o chimiche, ma è, per così dire, la scienza generale o piuttosto la filosofia dell'arte o delle arti; e perché si è trascurata questa osservazione, imperfette sono riuscite le definizione che si sono date sinora, e incompleti o devianti dall'istituto alcuni Elementi che si sono pubblicati di quella scienza.
Opera troppo grande e forse impossibile ad eseguirsi, sarebbe il riunire in piccolo volume l'insegnamento teorico e pratico dell'agricoltura, di tutte le arti e le manifatture, come pure del traffico; e un quadro troppo vasto sarebbe quello delle varie scene, che ad ogni istante presentano i lavori della terra, l'attività dell'industria, il movimento commerciale della moderna società; l'attenzione del tecnologo deve dirigersi sopra il mezzo più potente che ora ci è dato per aumentare la nostra proprietà industriale, cioé su i soccorsi che alle arti prestare possono i lumi della scienza. La tecnologia siede per così dire in mezzo alle scienze ed alle arti, e mentre all'ingegno dei dotti presenta il meccanismo delle arti, offre agli artisti tutte le risorse che dai lumi scientifici esse possono ricavare. Essa rende conto in generale delle operazioni dell'industria, delle loro cause, dei loro effetti, dei loro risultamenti, e in questo modo può renderne più rapidi e più luminosi i progressi. Tutte le scienze fisiche e matematiche entrano per qualche parte in questo rendiconto generale, e alcuni dei rami di quelle scienze hanno particolarmente contribuito ai progressi industriali. Il calcolo si applica a tutto, e la geometria, massima da che è stata compiuta dal cel. Monge colla creazione della Geometria descrittiva, è divenuta una scienza veramente industriale, e il linguaggio preciso e rigoroso dell'artista. Più utile ancora nelle sue applicazioni è la meccanica, o forse più di tutte le scienze ha contribuito la chimica ai vantaggi dell'industria. Le arti dal canto loro sono riuscite utili all'avanzamento delle scienze medesime, e l'atronomia, la navigazione, la fisica ed anche la chimica, non salirono ad più elevato grado di prosperità, se non da che le arti a quelle scienze somministrarono istrumenti ed apparati perfetti. Egli è il complesso di queste relazioni quello che forma uno degli oggetti più importanti della tecnologia.
Essa abbraccia dunque tutto il dominio delle arti industriali, e vasta la pari della natura, della quale comprende tutte le materie e sovente imita o compie le operazioni, offre più di ogn'altra scienza alimento alla curiosità degli uomini; varia nelle sue applicazioni, ricca nei suoi mezzi, feconda nei suoi risultamenti, quella scienza è degna di provocare le meditazioni dei dotti, di eccitare gli studj dell'artista industrioso, di abbellire anche i piaceri degl'uomini che amano soltanto le delizie della vita sociale. Essa può giovare all'uomo che non si applica alle scienze se non che per coltivare il suo spirito, la sua ragione, e formare il suo giudizio; a quello altresì che nelle scienze altro non cerca se non che il diletto; essa è atta ad esercitare piacevolmente lo spirito colla perpetua combinazione dei fatti più positivi, piace alla fantasia per la varietà continua dei suoi quadri, e studiata a fondo, può diventare l'oggetto delle occupazioni dell'uomo istrutto, come la base della istruzione dei giovani.
Si è divisa in qualche luogo la tecnologia al pari delle matematiche, in pura ed applicata; in Parigi, oltre la tecnologia pura, si sono erette tre cattedre, nelle quali si insegnano la meccanica, la chimica e l'economia, applicate ciascuna all'industria, e dall'insegnamento di queste tre scienze e delle loro applicazioni può dirsi costituito un corso compiuto di studj tecnologici.
Ella era pure cosa vergognosa altre volte, che un giovane dopo di avere compiuto un corso regolare di studj, supposti anche ben fatti, entrando nella società non fosse al caso di rispondere a chi domandato gli avesse semplicemente, come si facesse il pane del quale si nutriva, il panno con quale vestivasi, la carta alla quale confidava i suoi pensieri, o la mostra che gli indicava ad ogni istante l'ora precisa del giorno? Col soccorso della tecnologia ciascuno può rendere conto a se stesso ed agli altri dell'origine di tutti gli oggetti, che sotto forme variate servono ai bisogni nostri o a migliorare la nostra esistenza; apprezzare i metodi maravigliosi delle arti, e nel complesso de' loro lavori e nella reciprocità dei soccorsi che essi si prestano, riconoscere la catena più importante che lega gli uomini tra di loro a tutti li fa concorrere alla comune felicità. Non avvi classe alcuna della società, che approfittare non possa dell'insegnamento della tecnologia, poiché questa scienza si collega con con tutti gli interessi nostri e non tutti i nostri bisogni. Noi viviamo tutti per mezzo delle arti, siamo tutti impegnati alla loro prosperità, e tutti possiamo in qualche modo contribuirvi. Il fabbricatore poi, il meccanico, il coltivatore, non solamente debbono conoscere le arti che essi praticano, il che propriamente non è l'oggetto della tecnologia, ma le relazioni ancora di quelle arti, i legami loro con le scienze, i diversi metodi di pratica, che paragonati possono sovente suggerire nuove idee, e le nuove invenzioni applicabili al genere d'industria da essi coltivato; e con questi mezzi contribuisce la tecnologia al perfezionamento della loro industria. Non basta al trafficante il conoscere il prezzo delle derrate che corre nelle piazze principali, se non sa distinguere la loro qualità, se non conosce i metodi o le macchine che servono alla loro fabbricazione; egli dee almeno possedere delle nozioni generali su le arti ed anche su quelle che non formano direttamente l'oggetto del suo traffico, e queste nozioni si acquistano cogli studi tecnologici. Lo studio delle arti in generale è dunque indispensabile per tutti coloro, che si consacrano a qualche ramo d'industria, sia essa agraria, manifatturiera o commerciale; ed egli è appunto perché quello studio è stato già da qualche tempo coltivato in Inghilterra, che quella nazione ha ottenuti ed ottiene tuttora i più grandi vantaggi, e sa trovare di continuo nuove risorse per piegarsi al genio ed anche al capriccio dei consumatori di tutto il globo. Renduto comune e, per così dire, popolarizzato lo studio della tecnologia, saranno gli agricoltori e gli artisti rischiarati coi lumi teorici, e le operazioni loro, ingrandite al tempo stesso e rendute più sicure, aumenteranno i privati vantaggi e svilupperanno la pubblicità; né più vi avrà luogo a lagnarsi dei tempi e delle circostanze, che opposte sembrassero al traffico ed alla prosperità nazionale, perché l'industria illuminata e perfezionata, trarrà partito da un maggior numero di materie, aumenterà e renderà più comuni i comodi della vita, e renderà le nazioni più felici con minore dispendio.
Non è stato abbastanza fin' ora sentito, o almeno nei libri elementari di tecnologia abbastanza dimostrato il bisogno di ben conoscere le materie prima, e i mezzi di azione dei quali si può far uso lavorarle. Tutto dee entrare nello studio elementare della tecnologia, e invano si parlerebbe della pratica delle arti, dei metodi, dei processi chimici, delle macchine, se da prima non si desse una idea delle sostanze su le quali conviene operare. La tecnologia adunque debb'essere assistita dai lumi della storia naturale, della fisica, della chimica, della geometria e massimo della descrittiva; ed anche una sola arte in particolare non potrebb'essere ben conosciuta, senza alcune notizie elementari di fisica o di chimica, di storia natuarale o di mineralogia, di geometria e anche di disegno.
L'industria in generale consiste nella applicazione delle forze nostre e di quelle della natura al lavoro ed alla produzione degli oggetti più utili; su questa base il tecnologo può dividere le arti industriali in tante parti quante sono le forze distinte, atte a dare origine ad arti diverse o ad arti che abbiano un modo particolare di azione. Possono quindi ridursi le arti a tre grandi classi o rami principali dell'insegnamento tecnologico, e sono le arti meccaniche e di calcolo, le arti fisiche e chimiche, e le arti agricole o agrarie. Nelle prime, cioé nelle arti meccaniche e di calcolo, il principio sta nella azione o nell'opera della mano, delle macchine e degli strumenti, e il complesso loro costituisce l'industria che nominata viene manifatturiera; nelle arti chimiche e fisiche si adoperano come agenti il calore, la luce, l'elettricità, le affinità, ecc.; le arti agricole ricercano i mezzi più atti a favoreggiare e a dirigere la forza produttiva della natura, la forza vegetativa, e quella del terreno e degli ingrassi, secondo il clima, la diversa temperatura, la natura e situazione del terreno, e le specie delle piante che si coltivano, o quelle degli animali che si educano, e dal complesso di queste ricerche risulta l'industria agraria.
Fortunatamente col diffondersi dei lumi e delle più utili cognizioni si è risvegliato in Italia lo studio delle scienze naturali e quello ancora delle matematiche e della chimica applicata alle arti, e in particolare quello della tecnologia, nella Lombardia grandemente incoraggiato, introdotto nelle pubbliche scuole, e con luminoso esempio coltivato nella capitale dell'impero, dove ora fiorisce un Istituto Politecnico. Tutto adunque dà luogo a sperare, che la Tecnologia farà i più grandi progressi anche in Italia, e a questo fine principalmente sono diretti gli Annali de' quali ora si intraprende la pubblicazione.