Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaChiesa
TitoloSt. Teresa Church and Teresian Carmelite Brothers Convent
Indirizzo01032 Lazio Viterbo Santa Teresa viale
Plus codes8FJJ86GM+HM
Periodo1619-1630
DescrizioneLa chiesa di S. Teresa, con l’annesso convento, oggi parte integrante e qualificante del paesaggio urbano di Caprarola, fu edificata sul sito di un oratorio medievale dedicato a San Silvestro, sbancando parte della collina. La fondazione del luogo di culto originariamente dedicato a S. Maria e a S. Silvestro, fu assunta dal cardinale Odoardo Farnese nel 1621, come attesta l’incisione posta all’interno del coperchio della scatoletta di piombo, murata al momento della posa in opera della prima pietra nel punto di contatto tra i muri del convento e quelli della palazzina del cardinale, venuta alla luce nel corso del restauro del 1959-1960. La datazione trova conferma in altri documenti notarili che attestano come contestualmente alla costruzione fosse stabilito che sull’altare maggiore dovessero essere dipinte le immagini della Madonna, di San Giuseppe e di Santa Teresa e che sugli altri altari, laterali, dovesse essere dipinte le immagini di Sant’Antonio da Padova e di San Silvestro papa. Il documento testimonia quindi come la struttura della chiesa e i temi decorativi fossero stati stabiliti direttamente da Odoardo Farnese e che al momento della stipula dell’atto di fondazione il progetto della chiesa fosse già pronto. Dal luglio del medesimo 1621 il cardinale aveva fatto chiedere alla confraternita della chiesa di San Silvestro a Caprarola la concessione della chiesa preesistente, insieme all’orto e al sito adiacenti, per costruire sulla vasta area così ottenuta la nuova chiesa con l’annesso monastero destinato ai Carmelitani Scalzi. Secondo l’ipotesi di alcuni studiosi mentre si concludevano questi accordi la fabbrica era stata in realtà già iniziata almeno dal 1619. I conti della fabbrica presso l’Archivio di Stato di Napoli, anche se incompleti, documentano, tuttavia, “voci di spesa” tra il 1621 e il 1625, non essendo documentate le precedenti spese per l’acquisto e lo sbancamento dei terreni. Il progetto della chiesa è stato attribuito a Girolamo Rainaldi (1570-1655) cui rimanda l’impianto architettonico generale, a navata unica, con asse trasversale accentuato e con l’altare maggiore collocato in un’abside che acquista valore di sacello. La decorazione del prospetto, su due ordini con lesene, cornicione e tutte le rilevature in peperino, pur consoni come schema generale allo stile di Rainaldi, sono stati tuttavia attribuiti all’architetto Francesco Peperelli, il quale redige una “nota dei lavori” non ancora eseguiti per la chiesa nel 1628. L’interno, illuminato da una luce filtrata dalle vetrate policrome risalenti al 1626, con stemma cardinalizio di Odoardo Farnese, mostra una grande sala rettangolare, suddivisa in registri da lesene con capitelli corinzi, sostenenti un doppio cornicione su cui imposta la volta a botte. Nelle navatelle laterali, collegate alla navata centrale da arcate a tutto sesto compaiono pregevoli altari barocchi in peperino, con tele di Giovanni Lanfranco e Alessandro Turchi detto l’Orbetto, entrambe realizzate tra il 1627 e il 1628, cui si aggiunsero due altari moderni nel 1937, anch’essi in peperino. All’interno della complessa macchina d’altare nell’abside, sormontata da gigli Farnese, è una tela di Guido Reni con la Vergine con il Bambino e i Santi Teresa e Giuseppe, realizzata intorno al 1624. Separata dal convento sorge la palazzina, in seguito ristrutturata in farmacia, fatta costruire dal cardinale Odoardo Farnese, quale residenza privata, a partire dal 1621, pienamente conforme allo stile architettonico del complesso e anch’essa attribuita al Rainaldi.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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