Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaChiesa
TitoloCollegiata di Santa Maria Assunta, Canepina
Indirizzo01030 Lazio Viterbo 5 Porta Piagge Via
Plus codes8FJJ96JM+8H
Periodo1490-1550
DescrizioneLa collegiata di S. Maria Assunta, di probabile origine medievale, ha oggi un aspetto rinascimentale determinato dal restauro tardo quattrocentesco. Presenta una semplice facciata in pietra rosa, che riprende in forma quadrata il modello di S. Maria della Quercia a Viterbo, affiancata sulla sinistra da un massiccio campanile e animata da un pregevole portale, sovrastato da un oculo in asse. L’interno basilicale della chiesa è a tre navate separate da arcate a tutto sesto su colonne, con capitelli corinzi in peperino estremamente alti e snelli rispetto al diametro delle colonne. Una serie di mensole sopra gli archi di entrambi i lati della navata centrale richiama semplificandolo un analogo coronamento all’interno della citata Santa Maria della Quercia. Solo recentemente una serie di ricerche archivistiche condotte sui fondi notarili di Canepina (F. T. Fagliari Zeni Buchicchio in Q. Galli 1990, pp. 37-51) hanno offerto preziose notizie sulla fabbrica dell’edificio. Un contratto di “cottimo” del maggio 1492 testimonia dei lavori condotti presso la chiesa dal muratore lombardo Giovanni da Villa di Lennio, residente a Canepina già nel 1486, per la costruzione di due pareti. Secondo il contratto la prima parete, corrispondente alla facciata della chiesa, avrebbe dovuto avere lo spessore di due muri e sarebbe dovuta essere costruita a pietre conce, così come quelle del campanile, evidentemente, in quell’epoca, almeno in parte già edificato. L’esecutore avrebbe inoltre dovuto realizzare nella facciata tre finestroni “ad occhio”, simili a quello già esistente nel vecchio prospetto, e due porte di pietra lavorate, una grande e l’altra piccola, cioè l’ingresso corrispondente alla navata centrale e quello della navata laterale destra. La seconda parete, prevista “al rustico”, dello spessore di un muro e mezzo, sarebbe stata costruita presso il cimitero della chiesa. La Comunità di Canepina avrebbe fornito le pietre e la calce mentre il muratore avrebbe provveduto direttamente alla pozzolana e ai legnami per i ponteggi. Un successivo cottimo del settembre 1526 si riferisce alla costruzione di pozzi di sepoltura all’interno della chiesa, affidata ad una società di muratori capeggiati da Pietro Fallattutti e Pietro Grande. Da un successivo atto notarile dell’agosto 1533 veniamo a conoscenza che i santesi della collegiata, Andrea Saluzi e Bernardino Tomasse di Canepina, avevano venduto un terreno per pagare il debito con i due scalpellini e muratori mastro Bernardino da Firenze e Bernardino da Carbio (Calvi dell’Umbria), abitanti a Civitacastellana, per lavori da loro eseguiti presso il campanile della chiesa, che dobbiamo pertanto dedurre da poco ultimati. Infine un documento del 31 agosto del 1558, quando ormai Canepina era stata inclusa nel ducato di Castro, riconducibili pertanto all’era Farnese, testimonia la fornitura di pietrame scalpellato da parte di mastro Francesco di Girolamo da Como, abitante a Vitorchiano, per la realizzazione di un pilastro quadrato e dei due archi che sostengono i lati interni del campanile, opere realizzate, ad evidenza, per rimediare ad un cedimento strutturale del medesimo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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