Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPalazzo
TitoloPalazzo Moscheni, Caprarola
Indirizzo01032 Lazio Viterbo 10 Vignola piazza
Plus codes8FJJ86GQ+RJ
Periodopost 1564
DescrizioneLe prime notizie dell’edificio risalgono al 1558, ma l’attuale aspetto va datato agli anni successivi, a seguito della realizzazione, tra il 1557 e il 1564, della nuova “via Diritta” su progetto di Vignola. La facciata presenta infatti caratteristiche di impronta vignolesca probabilmente dovute al suo collaboratore e poi architetto farnesiano Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù, nell’ambito del rinnovamento urbanistico del borgo voluto dal cardinale Alessandro Farnese. Molte sono le analogie con il coevo Palazzo Restituti: gli angoli definiti con bugnature (anche se limitate al solo piano terra), il balcone poggiante su mensole soprastante il portone principale, gli spessi marcapiani su cui poggiano le ampie finestre del piano nobile e quelle più piccole del secondo piano, l’uso esclusivo del peperino. Vanno però sottolineati alcuni tratti specifici come il portale, anch’esso caratterizzato dal lungo concio posto a chiave di volta dell’arco, che appare più lineare con bugnature piatte e regolarmente allineate, ed è affiancato da due ampi ingressi di botteghe con banchi laterali. Il ritmo ternario delle aperture è riproposto ai piani superiori: al piano nobile le finestre, di cui quella centrale con funzioni di porta per l’accesso al balcone interrompe il marcapiano, presentano un architrave rialzato rispetto alla cornice che forma uno spazio rettangolare occupato da una tabella anepigrafe. Il palazzo era originariamente di proprietà della facoltosa famiglia Moscheni, originaria di Bergamo, che vi abitò fino al XVIII secolo; nel 1593 Giovan Battista Moscheni possedeva una merceria probabilmente sistemata nelle botteghe al piano terra del palazzo. Passini (2008) evidenzia una lettera del cardinale Odoardo Farnese alla Comunità di Caprarola con cui si attesta che nel 1618 un altro esponente della casata, Bernardo, chiedeva la cessione di una cantina confinante con le sue proprietà per portare “à perfettione” la costruzione di una sua “Casa honorevole”, un intervento forse necessario al completamento del palazzo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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