Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaMonumento
TitoloLacus Curtius
Indirizzo
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PeriodoV sec. a.C.-II sec. d.C.
DescrizioneLocalizzata al centro della piazza del Foro romano, il Lacus Curtius costituiva un residuo dell’antica palude che occupava l’area, bonificata con la costruzione della Cloaca Maxima alla fine del VI sec.a.C.. L’identità del personaggio leggendario che diede il nome al lacus era controversa anche per gli antichi: si ricordava il cavaliere sabino Mettius Curtius sfuggito nella palude durante la guerra tra Romolo e Tito Tazio, il romano Marco Curzio sacrificatosi gettandosi nella voragine per adempiere ad un oracolo, o il console C. Curzio che avrebbe recintato nel 445 a.C. un’area colpita da un fulmine e quindi sacralizzata.Il lacus, prosciugato grazie a cunicoli, fu monumentalizzato almeno dal IV sec. a.C., con un recinto e un lastricato di tufo con un pozzo circolare, davanti al quale erano infissi cippi o piccole are. Una seconda fase restrinse l’area e rialzò lievemente il piano di calpestio, utilizzando questa volta un lastricato di travertino, nell’ambito della più ampia ripavimentazione della piazza del foro da parte di Aurelio Cotta nel 78-74 a.C.. Altri interventi interessarono il lacus curtius in età augustea nel 12 a.C. e poi nel 203 d.C. sempre in connessione al rialzamento del lastricato circostante.Lo storico romano Svetonio racconta che ogni anno al lacus Curtius veniva compiuto il gesto rituale di gettare monete per la salute dell’imperatore.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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