Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArchitettonico
TitoloIl settore settentrionale di Piazza Navona
Indirizzo
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PeriodoXVI-XX sec.
DescrizioneRispetto all’area meridionale di piazza Navona, il settore settentrionale ospitava fin dal rinascimento edifici generalmente più modesti e caratterizzati da una continuità di vita dal medioevo, che gravitavano per lo più su piazza di Tor Sanguigna. Nell’area si aprivano botteghe artigiane di librai, camiciai e soprattutto dei fabbricanti di catini e pentole di rame della corporazione dei Calderari, come ricorda l’appellativo dato alla cinquecentesca fontana, detta poi del Nettuno. In questo punto la piazza ha subito più volte radicali modifiche. Già profondamente alterato nel 1535 da Paolo III (Alessandro Farnese 1535-1549) per la realizzazione della strada che portava a Sant’Apollinare (nota come “in capo d’Agone”), subì nel 1541 lavori di allargamento diretti da Antonio da Sangallo che comportarono il parziale abbattimento di edifici esistenti. Nel 1937, per i lavori di via Zanardelli e corso Rinascimento, furono demoliti gli edifici del lato curvo della piazza, rimontando solo quelli ritenuti di maggior pregio architettonico. Nel tratto compreso tra il vicolo de’ Lorenesi e via Agonale, a partire dal XVI secolo si disponevano la casa De Nigris Brusati Arcucci, situata alle spalle della chiesa di San Nicola de Lorenesi e il palazzetto attribuito al Vignola, rimontato dopo le demolizioni del 1937. L’edificio aveva originariamente la facciata principale su via di Tor Sanguigna e due ingressi in asse tra questa e piazza Navona. Nel grande cortile interno, sono ancora conservati gli stemmi della famiglia toscana dei Gangalandi. Al centro, lungo la via Agonale, sorgeva un palazzo di impianto rinascimentale con tre piani e quattro ampie finestre ad arco, demolito nelle modifiche novecentesche.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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