Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloLa corsa dei barberi
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PeriodoXVII sec.
DescrizioneLa corsa dei cavalli barberi, privi di fantino e lanciati al galoppo era uno degli eventi più attesi del Carnevale romano. L’intero percorso, da piazza del Popolo fino a piazza Venezia, dove si concludeva la corsa nella ripresa dei barberi, era assiepato di spettatori che assistevano allo spettacolo dai balconi e della finestre dei palazzi lungo il Corso o dai lati della strada, con frequenti incidenti che provocarono poi dal 1874 l’abolizione della corsa. Nei punti chiave, alla partenza (la mossa) e alla ripresa (l’arrivo), venivano allestiti palchi e tribune per le autorità. Uno dei punti più delicati del festeggiamento era il tratto del Corso, la carriera, dove i cavalli, sfrenati, si lanciavano alla massima velocità e dove il sorpasso era reso impossibile dallo spazio ristretto tra le carrozze. Questo momento della competizione era particolarmente seguito e descritto da numerosi viaggiatori, tra i quali Goethe. Nel 1665 papa Alessandro VII (Fabio Chigi 1655-1667) volle eliminare la strettoia sul tragitto in corrispondenza dell’antico Arco di Portogallo presso palazzo Fiano, causa di frequenti incidenti, ordinandone la demolizione. Il dipinto, della seconda metà del XVII secolo, rappresenta il momento concitato della corsa all’altezza di piazza Colonna. I cavalli corrono in direzione di Piazza Venezia lungo il prospetto di palazzo del Bufalo Niccolini (poi Ferraioli).In primo piano, la scena di genere con due cani e un gruppo di personaggi intenti a bere. Il dipinto è una replica della "Carnevalata popolare romana con la corsa dei Barberi" del pittore fiammingo della scuola dei Bamboccianti Jan Miel, di proprietà del Conte Busiri Vici. (MR 1266)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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