Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloI Giochi a Testaccio per il Carnevale 1545
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PeriodoXVII sec.
DescrizioneLe principali celebrazioni del Carnevale romano erano le Feste de Agone e de Testaccio che si svolgevano in piazza Navona (Feste d’Agone) e al Testaccio dove nella domenica si celebrava il Ludus Carnevalarii. I precedenti della festa risalgono alle complesse cerimonie attestate dal 1143 nelle quali un orso, un toro e un gallo erano sacrificati dopo un articolato rituale. La caccia carnevalesca del Gioco di Testaccio è descritta dalle cronache del XIV e XV secolo come una caccia a cavallo per scacciare il male, allegoricamente rappresentato dai maiali, fatti precipitare vivi dal Monte Testaccio su piccoli carri coperti con un palio rosso e colpiti, insieme ai tori, da cavalieri armati di lance. Alla fine della caccia simbolica gli spettatori recuperavano le spoglie. Nel corso del Rinascimento la cerimonia di origine medievale perse il suo carattere di caccia cruenta per divenire una giostra cortese e sfarzosa, come nel torneo del 1545, organizzato nel pontificato di Paolo III (Alessandro Farnese 1534-1549) che vide i nipoti del papa tra i cavalieri che vi parteciparono. Il dipinto rappresenta la festa del 1545 e riprende lo schema complessivo di una miniatura di Giulio Clovio, uno dei maggiori miniaturisti del Rinascimento, eseguita per il libro d’Ore del Cardinale Alessandro Farnese. Il dipinto ha un interesse documentario nei particolari della festa, come nel caso dei due teatrini di commedianti in primo piano. (MR 38878)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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