Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloLa Corsa del Saracino a Piazza Navona del 1634
Indirizzo00186 Lazio Roma Piazza Navona Piazza
Plus codes8FHJVFXF+H7
PeriodoXV-XVI sec.
DescrizioneTeatro principale del Carnevale nella Roma rinascimentale e barocca, Piazza Navona già dal Medioevo ospitò giostre e tornei che si svolgevano in particolare in occasione del Carnevale. La spettacolarizzazione di questi eventi aumentò progressivamente fino a divenire un pretesto per la costruzione di carri allegorici e mirabolanti macchine scenografiche, progettate da architetti specializzati nella costruzione di apparati effimeri. I tornei e le giostre diventarono nel corso del Rinascimento rappresentazioni ed agoni di carattere teatrale, letterario e musicale. Evento memorabile fu la grandiosa giostra del Saracino del sabato grasso del 1634 allestita nella piazza romana dal cardinale Antonio Barberini, il cui pretesto era fornito dall’arrivo in città del Principe Alessandro Carlo Wasa di Polonia. La piazza era stata trasformata per oltre metà in un enorme palcoscenico, con il recinto delle tribune su due piani. Sul lato occidentale, il palco coperto per la giuria e per le dame che ospita Anna Colonna, moglie del prefetto Taddeo Barberini. L’ingresso avveniva sui lati corti: a nord per le squadriglie che partecipavano all’agone, a sud per il “Mantenitore” che enunciava il tema poetico alla base della competizione letteraria del torneo. Per l’occasione “Mantenitore” fu il marchese Cornelio Bentivoglio, mentre la realizzazione degli apparati nonché la composizione delle due cantate (del Mantenitore e della “squadriglia dei re”) fu affidata a Francesco Guitti, scenografo e ingegnere. L’elemento di maggiore spettacolo fu l’arrivo della macchina in forma di “veliero di Bacco e del Riso”, il cui ingresso nella piazza segnava la conclusione della festa. Il carro allegorico, con ninfe, pastori, ballerini e musici, era sontuosamente addobbato: una sirena sulla prua reggeva le imprese dei Barberini e dei Colonna, il sole e la colonna, a ricordare l’unione delle due famiglie.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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