Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloVilla of Domitian
Indirizzo04016 Lazio Latina Loc. Palazzo
Plus codes8FHM9257+23
Periodosec. I d.C. (1-99 d.C.)
DescrizioneSulle sponde del Lago di Sabaudia (Lago di Paola), all’interno della Riserva Naturale “Rovine di Circe”, nel territorio del Parco Nazionale del Circeo, si profilano i resti della Villa di Domiziano, un complesso termo residenziale la cui notevole estensione, circa 46 ettari, ne fa una delle aree archeologiche più importanti del basso Lazio.La Villa, risalente al I secolo d.C., comprende oltre ai suoi impianti termali, le cisterne, una palestra, di cui restano le basi e la canalizzazione che le correva intorno, una piscina scoperta ed un piccolo teatro. Il giardino interno ospitava un ninfeo ornato da statue e fontane; all’interno del quadriportico si possono ancora oggi ammirare frammenti di affreschi e pavimenti policromi, alcuni sono a spina di pesce di colore rosa, molto pregiato, di cui ci sono pochi altri esempi. Il sito della Villa, era già occupato in età tardo repubblicana da altri edifici, probabilmente ville costiere, il progetto del complesso domizianeo comportò quindi la trasformazione di gran parte di questi ambienti e strutture. Caratteristica peculiare della Villa, è rappresentata dal suo complesso sistema idrico, formato da una rete di canali e cisterne che gli garantivano un buon approvvigionamento, essendo stata costruita in una località distante da sorgenti naturali.Il complesso termale si compone di una serie di locali disposti “a blocco”, fra i quali si distinguono il frigidarium, il tiepidarium, il calidarium; le tre esedre erano come un palcoscenico sul lago, con colonne e vetrate, l’imperatore e i suoi ospiti adagiati sul triclinio potevano contemplare il suggestivo panorama del Circeo che ancora oggi richiama i miti di Ulisse e della maga Circe. Attraversando il bosco si giunge alle cisterne che servivano per l’approvvigionamento delle acque, la più grande si chiama cisterna dell’eco perché le voci rifrangono e riecheggiano. È lunga 60 metri, si compone di due vani rettangolari paralleli, messi in comunicazione da sedici archi, poteva contenere circa 1.700 metri cubi d’acqua che arrivava con due acquedotti dalla zona di Molella. Essendo il terreno sabbioso, si raccoglieva l’acqua piovana, che poi attraverso dei cunicoli entrava nell’acquedotto principale e da qui nella cisterna di raccolta e poi nella cisterna dell’eco. Per secoli la Villa è stata una cava a cui attingere sculture, opere d’arte e altro materiale da riutilizzare per costruire nuovi monumenti. Il saccheggio, la devastazione e la distruzione integrale della Villa di Domiziano fu opera del Cardinale Carlo Collicola tesoriere della Camera Apostolica a partire dal 1721.Nella Villa sono state rinvenuti importanti reperti artistici attualmente esposti in vari musei, come l'Apollo del Museo di Kassel e il Satiro dei Musei Vaticani.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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