Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloCarosello a Palazzo Barberini in onore di Cristina di Svezia, nel Carnevale del 1656
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PeriodoXVII sec.
DescrizioneIn occasione del Carnevale del 1656 furono organizzati fastosi festeggiamenti in onore della regina Cristina di Svezia, convertitasi al cattolicesimo nel 1655 e giunta a Roma nel dicembre dello stesso anno. Teatro della magnifica cerimonia fu il cortile della Cavallerizza di palazzo Barberini, con un grandioso allestimento che comportò la demolizione di alcune abitazioni, per creare lo spazio necessario.La Giostra dei Caroselli si sviluppava nella metafora sottesa del trionfo della vera fede, a partire dall’arco di trionfo effimero, intorno al combattimento simulato tra due squadre: cavalieri di Roma, con i colori della Regina di Svezia azzurro e bianco; Amazzoni, con i colori del papa, giallo e rosso capitanata da Maffeo Barberini. Sul carro argento e azzurro trainato dalle tre Grazie, Roma festiva in sembianze di Amore. Sul carro in rosso e oro, lo Sdegno o il Furore, trainato da tre furie con le fiaccole. Il finto combattimento (un contrasto musicale) tra le due squadre era interrotto dall’ingresso della grande macchina scenica in forma di grande dragone, trainato dalle Esperidi, con Eracle. Concludeva la Giostra il carro del sole (uno dei simboli araldici dei Barberini), accompagnato dalle quattro stagioni e dalle ore, che mette fine alla contesa.La grandiosa festa, raccontata dai contemporanei, è raffigurata nel dipinto databile tra il 1656 e il 1659, opera di Filippo Gagliardi, architetto e pittore, che dipinse le architetture e le scenografie. Gagliardi è autore di un altro dipinto che rappresentava la celebre giostra del Saracino a piazza Navona del 1634, voluta da Antonio Barberini. I personaggi del carosello, caratterizzati da una sorprendente individualità, sono opera di Filippo Lauri.(inv. MR 5698)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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