Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloPorta Esquilina o Arco di Gallieno
Indirizzo00185 Lazio Roma Via S. Vito via
Plus codes8FHJVGW2+8H
PeriodoVI–III sec. a.C.
DescrizioneCostruite da Servio Tullio alla metà del VI secolo a.C., le mura serviane subirono ampliamenti e risistemazioni sostanziali nel IV secolo a.C. quando la cinta più antica in cappellaccio fu sostituita con quella in opera quadrata di blocchi di tufo giallo, della quale sono conservati alcuni tratti. L’antica porta Esquilina, già nota dal 508 a.C., sorgeva all’interno del circuito delle mura arcaiche di Roma, alla fine del lungo tratto fortificato con terrapieno e fossato (agger) che raggiungeva Porta Collina. Qui terminava la via urbana nota come clivus Suburanus che dalla Subura, il popolare quartiere alle pendici occidentali dell’Oppio e del Quirinale, saliva all’Esquilino attraverso un percorso che ricalca all’incirca le attuali via della Madonna dei Monti- via in Selci- via di San Martino- via di San Vito. Dalla porta si dipartiva, all’esterno della città, il tratto iniziale comune delle via Praenestina e Labicana. La porta è attualmente visibile, accanto alla chiesa dei Santi Vito e Modesto, nel rifacimento augusteo con arco in travertino a tre fornici, di cui è conservato solo quello centrale, affiancato da pilastri e capitelli corinzi.L’arco fu dedicato nel 262 d.C. all’imperatore Gallieno e alla moglie Salonina. Nel Medioevo a segno della sottomissione del 1354 di Viterbo a Roma vi furono appese due chiavi, conservate fino al 1825.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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