Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloPorta Maggiore
Indirizzo00185 Lazio Roma Piazza di Porta Maggiore piazza
Plus codes8FHJVGR8+J3
PeriodoI-V sec. d.C.
DescrizioneIl nome di porta Maior o Dominae è attestato in documenti del X secolo in riferimento a due porte del circuito delle Mura Aureliane localizzate sulle vie Prenestina e Labicana (l’appellativo è da mettersi in rapporto con la vicina Basilica di Santa Maria Maggiore o per la presenza di una immagine della Vergine). In origine il monumento era costituito dalle arcate dell’acquedotto Claudio (52 d.C.) che, nel punto in cui scavalcavano gli assi viari, assumevano la forma di arco a doppio fornice sormontato da un alto attico a tre fasce (le due superiori nascondevano i condotti dell’aqua Claudia e dell’Anio Novus). Sull’attico si leggono le iscrizioni commemorative dei vari lavori fatti eseguire dagli imperatori Claudio, Vespasiano (restauro del 71 d.C.) e Tito (restauro dell’81 d.C.). Nei piloni si aprono ampie finestre sormontate da un timpano e delimitate da semicolonne di stile corinzio. Lo stile della costruzione è quello tipico dell’età claudia, con gli elementi architettonici in travertino lasciati semplicemente sbozzati (bugnato rustico). Quando, nel 271 d.C., l'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) decise di costruire un nuovo circuito murario a difesa della città, le arcate vennero incluse all’interno delle mura trasformandosi in vere e proprie porte urbane. Nel 402 d.C. l'imperatore Onorio costruì un bastione spostando in avanti le porte. Con la demolizione di questo complesso, nel 1838, venne alla luce il sepolcro di Eurisace, un fornaio (come rivela l’epigrafe) vissuto nella prima età augustea, tra il 40 e il 30 a.C.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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