Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArchitettonico
TitoloVia dei Coronari
Indirizzo00186 Lazio Roma Via dei Coronari via
Plus codes8FHJWF28+7P
PeriodoXV-XVI sec.
DescrizioneIn stato di abbandono agli inizi del Quattrocento, nel XV secolo l’antico tracciato della via Recta (nome che conservò anche in età medievale e rinascimentale) fu liberato dalle fatiscenti costruzioni medievali, allargato e dotato di una pavimentazione in pietra, costituendo uno degli assi principali che conducevano al ponte Sant’Angelo, e di qui a San Pietro, i pellegrini che giungevano in città dalla porta del Popolo. Con Niccolo V (Tommaso Parentucelli 1447-1455) la strada fu risistemata anche dopo la costruzione di un palazzo del cardinale Latino Orsini, prefetto di Roma dal 1435 al 1455, presso la vicina residenza della famiglia a Montegiordano.Il percorso era costituita da un allineamento di diversi segmenti stradali: iniziando da Canale di Ponte (oggi via del Banco di Santo Spirito), seguendo gli attuali vicolo del Curato e via dei Coronari, fino ad incrociare l’odierna via della Scrofa e proseguendo in via delle Coppelle. Il tracciato fu ristrutturato e rettificato con un decreto del cardinale Camerlengo d’Estouteville intorno al 1480, dalla chiesa di San Celso, oggi scomparsa, presso piazza di Ponte, alla chiesa di Sant’Agostino, completata nel 1483.La via è ricordata in un epigramma in latino del poeta estemporaneo Aurelio Brandolini (1454-1497) De via quam Rectam vocant, Epygramma XXV, che faceva capo a Sisto IV (Francesco della Rovere 1471-1484).Nel XVI secolo via dei Coronari assume un ruolo di rilievo nel complessivo progetto mediceo di collegamento con l’area di piazza di ponte delle nuove zone di espansione promosse nel Campo Marzio settentrionale, attraverso le connessioni con la rete principale costituita dalla via Lata, via Giulia e dalla via Leonina (oggi via di Ripetta-via della Scrofa). La strada assunse presto il nome di via de Coronari per le botteghe legate alla vendita di oggetti devozionali, oggi sostituiti da eleganti negozi di antiquariato.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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