Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloBasilica di San Paolo fuori le mura
Indirizzo00146 Lazio Roma 186 Via Ostiense Via
Plus codes8FHJVF5G+CV
PeriodoIV-XX sec.
DescrizioneCome per la tomba dell’apostolo Pietro, su quella di Paolo lungo la via Ostiense si sviluppò un luogo di culto sul quale Costantino volle fare costruire una piccola basilica. Consacrata nel 324 da papa Silvestro I (314-335), fu sostituita alla fine del IV secolo per volere degli imperatori Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, da una basilica di proporzioni maggiori, a cinque navate, che si apriva su un quadriportico e mutava l’orientamento di quella costantiniana. Con le sue 80 colonne di granito, in parte provenienti dall’antica Basilica Emilia nel Foro romano, fu la più grande di Roma fino alla costruzione di San Pietro. Nel IX secolo fu inserita nelle strutture fortificate della Johannipolis, da papa Giovanni VIII (872-882). Dal 1300 la Basilica di San Paolo entrò nell’itinerario giubilare per le indulgenze. In gran parte distrutta nell’incendio del 15 luglio 1823, fu ricostruita da Leone XII (Annibale Sermattei 1823-1829), ma consacrata completamente da Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti 1846-878) nel 1854. Nella ricostruzione fu scelta una soluzione eclettica che rievocava lo stile paleocristiano in chiave classicheggiante. L’attuale quadriportico delle cento colonne, che precede la facciata di Francesco Vespignani, è opera di Guglielmo Calderini del 1928. L’incendio risparmiò in parte l’arco di trionfo detto di Galla Placidia, eretto da papa Leone Magno nel V secolo e i battenti di bronzo della porta santa bizantina.Degli arredi e decorazioni originari, restano il candelabro per il cero pasquale opera dei Vassalletto (XII secolo), il ciborio di Arnolfo di Cambio oltre a frammenti degli affreschi di Pietro Cavallini (XIII secolo). Il chiostro annesso alla basilica, al quale concorsero i migliori marmorari romani, è una delle maggiori realizzazioni decorative del XIII secolo di Roma.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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