Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaChiesa
TitoloSanta Maria in Vallicella e Oratorio dei Filippini
Indirizzo
Plus codes8FHJVFX9+7J
PeriodoXVI-XVII sec.
DescrizioneLa chiesa di Santa Maria in Vallicella sorse su una precedente struttura medievale (XII secolo) demolita per edificare tra il 1575 e i primi del Settecento la Chiesa Nuova della Congregazione filippina. Il termine Vallicella deriva da un avvallamento dovuto alla presenza di uno specchio d’acqua, noto come Tarentum, che secondo un passo del filosofo romano Seneca sarebbe stato considerato in età romana uno degli ingressi agli Inferi. Alla metà del XVI secolo San Filippo Neri fondò la Congregazione dell’Oratorio alla quale fu affidata la chiesa, bisognosa di ricostruzione. Il progetto della Chiesa Nuova fu opera di Matteo da Città di Castello (1575), al quale subentrò prima forse Giacomo della Porta, che stava lavorando alla chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, e poi Martino Longhi il Vecchio (1586-1590), fu completato dopo un lungo periodo a causa dei problemi di stabilità delle fondamenta e delle inondazioni del Tevere. L’edificio a tre navate presenta tre ingressi in facciata e due sui lati, aderendo ai modelli classici del tardo cinquecento. All’ interno, dieci cappelle laterali absidate, un transetto con copertura a cupola poggiante su pilastri e pennacchi e un presbiterio affiancato da due cappelle. Il tema sviluppato nell’apparato decorativo, la Madonna e Cristo salvatori dell’umanità, riflette la profonda devozione mariana dei filippini. Tra i numerosi artisti che vi lavorarono, il pittore barocco Pietro da Cortona (1596-1669), che eseguì la decorazione della volta centrale, dei pennacchi, della calotta della cupola e dell’abside. Il pittore fiammingo Pietro Paolo Rubens (1577-1640) eseguì la pala dell’altare maggiore e due dipinti nel presbiterio, mentre Pomarancio e Guido Reni (1575-1642) si occuparono della cappella di San Filippo Neri. Accanto alla chiesa, l’Oratorio dei Filippini, capolavoro di Francesco Borromini.Nella spazio antistante la chiesa fu collocata nel 1924 la cinquecentesca fontana della Terrina, originariamente collocata in piazza Campo de’ Fiori.Autori: Matteo da Città di Castello (ca. 1525-1597), Longhi Martino il Vecchio (1520-1591), Rubens Pieter Paul (1577-1640), Pomarancio (ca. 1520-1591), Reni Guido (ca. 1575-1642)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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