Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloForo della Pace
Indirizzo00184 Lazio Roma Via dei Fori Imperiali Via
Plus codes8FHJVFVQ+62
PeriodoI-VI sec.
DescrizioneLa costruzione del Foro della Pace, denominato Templum Pacis nell’antichità, fu promossa dall’imperatore Vespasiano nel 75 d.C. dopo la repressione della rivolta giudaica del 71 d.C. Il complesso sorto a ridosso della Velia, venne pesantemente danneggiato durante un incendio nel 192 d.C. e restaurato subito dopo da Settimio Severo. La ricca presenza di opere d’arte dei più noti artisti greci lo rendevano celebre presso gli antichi e conferivano al monumento una spiccata funzione di spazio museale. La pianta quadrangolare (m 110 x 105) del foro era circondata su tre lati da portici di poco sopraelevati rispetto alla piazza e da un colonnato aggettante sul lato settentrionale. A parte una fascia pavimentata a ridosso di tale lato, la piazza, in terra battuta, era occupata da un grande giardino abbellito da due serie di lunghe canalizzazioni, detti euripi, rivestite da lastre marmoree, ornate da cespugli di rose e sculture. I portici laterali, dotati di coppie di esedre quadrangolari, avevano colonne con fusti lisci in granito rosa di Assuan, mentre sul lato settentrionale i fusti erano in marmo africano. Sul fondo erano grandi aule di rappresentanza, con al centro l’aula di culto evidenziata dal duplice colonnato in granito rosa del pronao dalle dimensioni colossali. Pregevole la decorazione marmorea dell’interno dell’aula tra cui spicca la pavimentazione con marmi policromi (opus sectile) rifatta in occasione del restauro severiano. Sulla parete di una delle aule (oggi visibile su via dei fori imperiali sul retro della chiesa dei Santi Cosma e Damiano) era affissa la Forma Urbis, raffigurazione marmorea dell’assetto urbanistico di Roma al tempo dell’imperatore Settimio Severo. Tra i frammenti della pianta marmorea rinvenuti nel corso dei secoli alcuni mostrano parti del tempio della Pace. Il foro rimase in uso fino al VI secolo, quando l’area fu in parte occupata da una necropoli forse collegata alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano costruita sotto il pontificato di Felice IV (526-530) in uno degli ambienti di rappresentanza. Nel medioevo su una delle esedre ai limiti nord orientali del foro di Nerva si impostò la Torre dei Conti.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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