Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArchitettonico
TitoloVilla Ricci Medici
Indirizzo00186 Lazio Roma 1 Viale Trinità dei monti Via
Plus codes8FHJWF5J+8X
PeriodoI sec a.C.-XVI sec.
DescrizioneOccupate in età romana dagli Horti di Lucullo intorno al 63 a.C, le pendici del Pincio furono interessate nella prima età imperiale dai giardini terrazzati di Valerio Asiatico, con un ampio ninfeo verso Trinità dei Monti alimentato da una diramazione dell’Acqua Virgo, che qui usciva dal condotto sotterraneo. Demanio imperiale dal 46 d.C., diviene proprietà dei Pinci. Nel IV secolo vi sorse forse il palazzo di Onorio e poi, nel 537 d.C., quello del generale bizantino Belisario. Nel medioevo esisteva nell’area un edificio con torre della illustre famiglia dei Crescenzi, inglobata nel palazzo che nel 1564 il cardinale toscano Giovanni Ricci commissionò a Nanni di Baccio Bigio. Il grande palazzo residenziale era circondato da un ampio giardino, sullo schema delle ville rinascimentali. Acquistato dal cardinale fiorentino Ferdinando de’ Medici, nel 1576 fu ampliato e riorganizzato come sontuosa residenza da Bartolomeo Ammannati, che vi dispose una galleria con opere d’arte antica. Il parco fu ridisegnato sul modello dei giardini botanici rinascimentali di Pisa e Firenze. La proprietà giungeva fino alla linea delle mura Aureliane, dove fu realizzato uno studiolo affrescato da Jacopo Zucchi intorno al 1576. Analogamente ad altre ville romane, la facciata verso la città è più semplice e severa, mentre sui giardini, al termine di una rampa e due scalinate, si apriva con un elegante prospetto sormontato da una loggia, con torrette ed altana, che ha ispirato numerosi artisti, come Claude Lorrain in vedute immaginarie del XVII secolo. Il giardino all’italiana è ancora in parte conservato con viali, fontane e boschetti che ricercavano effetti scenografici. Nel parco la celebre fontana di Mercurio, decorata da due leoni (uno romano e uno del Vacca del XVI secolo), richiamo a Firenze e segno zodiacale di Ferdinando. Dal 1808 Napoleone vi trasferì l’Accademia di Francia, fondata da Luigi XIV per consentire ai giovani artisti di formarsi a Roma. Nanni di Baccio Bigio (dec nel 1568) - Ammannati Bartolomeo (1511/1592)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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