Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloCastrum Aureum
Indirizzo00186 Lazio Roma 31 Via delle Botteghe Oscure Via
Plus codes8FHJVFVH+X8
PeriodoVIII-XVI sec.
DescrizioneL'area in questione, all’interno dell'antico Campo Marzio, in età romana era occupata da una serie di importanti edifici, quali il teatro e la crypta di Balbo, la Porticus Minucia e il tempio delle Nymphae, caduti progressivamente in rovina durante i primi secoli del medioevo. Dalla fine dell'VIII secolo sui ruderi del Teatro di Balbo si andò sviluppando un insediamento fortificato, nominato in un documento del 1192 come Castrum Aureum e posto sotto il controllo della chiesa e monastero di Santa Maria dominae Rosae (oggi Santa Caterina dei Funari), che sorgeva al suo interno insieme ad altri edifici religiosi. Il castrum era compreso tra le attuali via delle Botteghe Oscure, via Caetani, via dei Funari, piazza dell'Enciclopedia. All'esterno delle sue mura, almeno dalla fine del XII secolo, era cresciuta una contrada densa di abitazioni, disseminate lungo la strada che conduceva alla chiesa di San Angelo in Pescheria. Alla fine del XIII secolo le strutture del castrum, nominalmente ancora pertinenti al monastero, vennero trasformate in case private, botteghe, torri e residenze di prestigio di illustri famiglie romane, tra cui i Piermattei Albertoni e i Saragona. Questi ultimi occuparono il fronte verso via delle Botteghe Oscure, dove ancora oggi si trova una torre, intonacata e inglobata in edifici posteriori. Sul lato verso via dei Funari si erge un'altra torre, anch'essa intonacata e molto alterata nella struttura, che forse corrisponde alla medievale Turris Salitula, inglobata nel XVI secolo nel palazzo dei Mattei di Giove, dal 1928 sede dell'Enciclopedia Italiana.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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